Migliaia di siriani tornano a casa nella provincia di Dara’a
Migliaia di cittadini siriani sono tornati nelle loro case nella città di al-Naima, nella campagna orientale di Dara’a, dopo essere stati liberati dall’esercito siriano e dai suoi alleati. Circa settemila siriani sono tornati nelle loro case nella città di al-Naima, 4 km a est della città di Dara’a, dopo che le truppe siriane l’hanna ripulita dai terroristi Takfiri, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Sana.
Il 6 luglio, l’esercito siriano ha stabilito il pieno controllo sulla città di al-Naima dopo aver neutralizzato gli ultimi focolai di gruppi terroristici. Il 12 luglio, l’esercito ha alzato la bandiera nazionale sulla città meridionale di Dara’a mentre un’importante operazione antiterrorismo ha costretto i “ribelli” sostenuti dall’Occidente a lasciare la regione e consegnare le armi.
La città meridionale siriana è stata la culla dell’aggressione militare contro la Siria iniziata nel marzo 2011. Dal 19 giugno, l’esercito siriano sta conducendo una vasta operazione nella regione che confina con la Giordania e la parte occupata da Israele delle alture del Golan.
I terroristi consegnano missili occidentali
Nel corso delle operazioni dell’esercito siriano nelle regioni meridionali del Paese, centinaia di terroristi hanno consegnato un gran numero di missili israeliani e americani alle truppe siriane, nell’ambito di un accordo di riconciliazione nella provincia meridionale di Dara’a.
La televisione libanese al-Mayadeen ha citato un comandante sul campo che ha riferito che diversi missili fabbricati in Israele sono tra le armi e le munizioni che i terroristi hanno consegnato all’esercito siriano nella periferia orientale di Dara’a. Il Centro di riconciliazione russo per la Siria ha annunciato che al momento un totale di 27 tra villaggi, comuni e città hanno aderito al piano di riconciliazione nella provincia di Dara’a.
di Redazione