L’esercito siriano ha scoperto un laboratorio per armi chimiche nella periferia occidentale della provincia di Aleppo. Il laboratorio, utilizzato per fabbricare armi chimiche tossiche per attacchi contro truppe dell’esercito e civili in aree controllate dal governo, era gestito dai famigerati White Helmets.
L’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana ha riferito che il laboratorio segreto è stato scoperto all’interno di un nascondiglio dei terroristi scavato all’interno di una montagna nell’area di Anjara, recentemente liberata dall’esercito siriano. Sul posto sono state trovate granate di vari calibri oltre a taniche di plastica e barili pieni di sostanze chimiche e sostanze tossiche. Un certo numero di carte d’identità appartenenti a militanti e documenti contenenti ordini di esecuzione firmati dal terrorista Abdullah al-Muhaysini sono stati recuperati sul posto.
White Helmets manovalanza Fronte Al-Nusra
È stato dimostrato ampiamente che i Caschi Bianchi, i White Helmets, i cui video hanno certamente fatto spuntare qualche lacrima di commozione alle varie Ivanke, non sono altro che la Difesa civile del Fronte Al-Nusra in Siria. Un costrutto completo di propaganda contro la Siria nella sporca guerra che dal 15 marzo del 2011 sta massacrando il popolo siriano. Un progetto costruito in Gran Bretagna e propagandato per facilitare l’intervento in Siria.
Una giornalista e attivista canadese, Eva Bartlett, che ha viaggiato in Siria più volte dall’inizio del conflitto, ha affermato che mentre i membri del gruppo “sostengono di salvare i civili nell’Est di Aleppo e Idlib, nella zona orientale di Aleppo nessuno ha sentito parlare di loro”. La Bartlett ha osservato durante un discorso alle Nazioni Unite, che i loro filmati effettivamente presentano bambini che sono stati “riciclati” in diversi rapporti.
Quella dei White Helmets rappresenta uno di tanti esempi di distorsione della verità, sintomatico del “doppio standard” dell’Occidente, in cui eroi e cattivi vengono decisi sulla base delle narrazioni. Ma di questo e del doppio standard dell’Occidente in Medio Oriente abbiamo già scritto.
di Yahya Sorbello
