Siria: quei terroristi chiamati “islamisti” che vietano l’istruzione ai bambini
Secondo una stima seppur approssimativa fatta dall’Unicef, risulta che 670mila bambini in Siria sono stati privati dell’istruzione, dopo che il gruppo terroristico dell’Isil ha ordinato la chiusura delle scuole fino a quando il curriculum non sarà conforme con la “loro” lettura medievale della cosiddetta “Sharia”, riferisce l’Unicef.
L’Isil ha inoltre vietato molte materie del programma di Stato siriano, compresi gli studi sociali – cioè l’impegno civico e il nazionalismo -, arte, musica, storia e religione, tra cui studi islamici e cristiani.
Altro dato agghiacciante riportato sempre dall’Unicef, afferma che almeno 160 bambini sono stati uccisi e 343 feriti durante attacchi compiuti lo scorso anno dall’Isil in Siria. Sono questi i terroristi che l’Occidente oggi definisce maldestramente “islamisti”. Questa visione distorta oltre che faziosa dell’islam, risulta utile solo ai terroristi e a chi li sostiene.