Siria, oltre 300mila civili uccisi in guerra
Il conflitto in Ucraina ha offuscato la devastante guerra che da oltre undici anni continua a mietere vittime innocenti in Siria.
Più di 300mila civili siriani sono stati uccisi dal 2011 al 2021, quando il Paese ha subito una vile aggressione terroristica appoggiata dall’estero, hanno affermato le Nazioni Unite. Il rapporto sulle morti di civili pubblicato martedì dall’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha seguito ciò che l’organizzazione ha affermato essere una valutazione rigorosa e un’analisi statistica dei dati disponibili sulle vittime civili.
Secondo il rapporto, si stima che 306.887 civili siano stati uccisi in Siria tra il 1 marzo 2011 e il 31 marzo 2021 a causa del conflitto. “Le cifre delle vittime legate al conflitto non sono semplicemente un insieme di numeri astratti, ma rappresentano singoli esseri umani”, ha affermato Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.
I dati diffusi dall’Onu non includono soldati e combattenti uccisi nel conflitto; si ritiene che il loro numero sia di decine di migliaia. I numeri inoltre non includono le persone che sono state uccise e sepolte dalle loro famiglie senza avvisare le autorità.
Dal 2011, la Siria è stata presa di mira da gruppi terroristici sostenuti dall’estero, a seguito della quale sono emersi l’Isis e altri gruppi terroristici.
Il governo siriano ha ripetutamente condannato gli Stati Uniti e l’Ue per aver perpetrato terrorismo economico contro il Paese attraverso le loro sanzioni unilaterali, ritenendoli responsabili delle sofferenze del popolo siriano. Damasco ha criticato le Nazioni Unite per aver taciuto sul ruolo criminale degli Stati Uniti e dell’Ue, tra le altre parti che sostengono il terrorismo in Siria.
di Redazione