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Siria: l’umanità dei “ribelli” all’università di Aleppo

di Giovanni Sorbello
Almeno ottanta persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite oggi, nell’attentato che ha colpito    l’Università di Aleppo.

Fonti locali riferiscono che le esplosioni hanno colpito la zona dei dormitori universitari e la Facoltà di Architettura. La televisione di Stato ha dichiarato  che i terroristi hanno lanciato due razzi contro il complesso universitario. Tra le ottanta vittime purtruppo ci sono anche donne e bambini.

L’università di Aleppo è la più grande dopo l’università di Damasco, considerata anche un’istituzione d’eccellenza nella città settentrionale siriana.

Non ci sono state rivendicazioni immediate di responsabilità per le esplosioni, ma i sospetti ricadono sui “ribelli” stranieri che combattono contro il governo siriano, protagonisti assoluti dei vili massacri che negli ultimi anni hanno colpito il popolo siriano e le sue legittime istituzioni.

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