Siria: l’esercito verso la totale conquista di Palmyra
di Giovanni Sorbello
Dopo 10 mesi di assedio e atrocità, l’esercito siriano e le sue forze alleate stanno per liberare la città di Palmyra, dalle bande terroristiche dell’Isil.
Nella città, inserita tra i beni del Patrimonio Mondiale dell’Unesco e conosciuta come la “perla del deserto”, i terroristi hanno cercato di cancellare ogni traccia di storia e di cultura millenaria. Hanno trucidato decine di civili e militari siriani, torturato e ucciso il direttore del museo Khaled El-Assaad di 82 anni, e hanno distrutto diversi beni tra cui l’Arco di Trionfo e i templi di Baal.
Palmyra ricopre anche un ruolo altamente strategico per la sua posizione geografica. La città si trova nella Siria centrale, a 215 chilometri a nord della città di Damasco, a 70 km dalla città di Sukhna e circa 160 chilometri dalla città di Homs.
Con il controllo di questo triangolo strategico, l’esercito siriano è riuscito a tagliare le vie di rifornimento dei gruppi terroristici, lasciando come unica via d’uscita per i terroristi il lato orientale della città in direzione di Deir al-Zour.
L’esercito continua ad avanzare verso il centro di Palmyra, con feroci combattimenti in corso con i terroristi dell’Isil in prossimità della città antica. Una fonte militare ha annunciato che un’unità dell’esercito, in collaborazione con i gruppi di difesa popolare, ha stabilito il controllo sopra la collina Syriatel, vicino al Castello di Palmira.
Le unità dell’esercito hanno già bonificato la collina dopo aver distrutto gli ultimi covi dell’Isil e smantellato gli ordigni esplosivi lasciati dai suoi membri. Decine di terroristi sono stati uccisi, mentre il resto è fuggito dalla città lasciando dietro di sé armi e munizioni.
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