Siria, armi Nato nei depositi dei “ribelli”
Siria – Depositi con armi prodotte negli Stati membri della Nato e strutture di produzione di esplosivi sono state scoperte dai membri del Centro russo per la riconciliazione siriana e dalle truppe del governo siriano nei territori liberati dai gruppi “ribelli”.
Secondo la dichiarazione, gli ufficiali russi e siriani hanno scoperto tunnel sotterranei dotati di complessi medici e strutture di detenzione per civili. I militari siriani stanno continuando a smantellare ordigni artigianali nelle aree liberate.
“Siamo nell’insediamento di Zaafarana nella provincia di Homs ad un punto di osservazione del gruppo terroristico del Fronte Al-Nusra. Possiamo vedere qui un gran numero di maschere antigas, armi prodotte all’estero, ad esempio missili guidati anticarro Tow-2. Le strutture sono molto ben attrezzate”, ha dichiarato il rappresentante del centro russo, Andrey Nekipelov.
Nella giornata di ieri, l’esercito siriano ha annunciato che le sue unità hanno stabilito il pieno controllo dell’area di al-Hajar al-Aswad nel sud di Damasco, poco dopo la ripresa delle operazioni militari contro una sacca rimanente di terroristi nell’area dopo un temporaneo cessate il fuoco umanitario per evacuare donne, bambini e anziani.
Il comando generale dell’esercito siriano e delle forze armate ha annunciato che Damasco e la sua provincia sono completamente al sicuro.
di Redazione