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Sicilia. Manifestazione No Muos: “Un fiume colorato e pacifico”

Un fiume colorato e pacifico per non soccombere sotto lo stivale dei cowboy. E’ stato realmente così, la manifestazione nazionale contro il Muos, il sistema di comunicazione satellitare americano, svoltasi a Niscemi (Cl, Sicilia) dove è prevista la sua collocazione, è riuscita ad esplicare il suo aspetto assolutamente pacifico contro scopi bellici del Pentagono per le guerre nel Medio Oriente e nel mondo.

Bambini, anziani, uomini e donne legati da un sentimento comune: dimostrare che quella delle proprie idee è una forza più intensa di quella delle armi. E se è vero che “libertà è partecipazione”, come diceva Gaber, quella di ieri 30 Marzo contro il Muos ha visto raddoppiare il numero dei partecipanti del primo corteo nazionale del 6 ottobre 2012; almeno dieci mila persone ed un serpentone di gente lungo circa due kilometri che ha dato inizio alla passeggiata in contrada Apa intorno alle 14:30. Un fiume colorato con tutti i colori dell’arcobaleno che ha radunato ai primi posti tutti i comitati regionali con molti dei loro rispettivi sindaci, seguiti poi da tutte le associazioni solidali ed infine da alcuni partiti politici.
“No al Muos, No alla guerra. Via gli americani dalla nostra terra” e poi ancora “Si parte si torna, insieme, Niscemi come Atene. Siamo tutti No Muos, lo yankee nel cantiere dovrà tremare”: così cantavano in coro alcuni gruppi di fronte la rete che divideva il corteo di cittadini dalle forze dell’ordine Usa e italiane che, diversamente dall’ultima manifestazione, hanno pensato bene di “proteggersi” dai pensieri di un popolo vivo e attivo, sparati anch’essi con la forza di un cannone.
I SORRISINI DEI MILITARI: Ai gridi dei “No more war” o “yankee go home” dall’altra parte della rete le risposte sono state dei sorrisi provocatori da parte di alcuni militari americani che, con la sfrontataggine dello Zio Sam, continuavano addirittura a riprendere i manifestanti con piccole telecamere. Cosa che ha alimentato la rabbia anche di una ragazza la quale ha sottolineato la complicità delle forze dell’ordine italiane per poi gridare, col viso attaccato alla rete: “Ritornatevene a casa, siete sbarcati nel ’43 servendovi della mafia”.
LE MAMME NO MUOS: Erano tantissime, splendide e piene di vita. Le mamme No Muos, forse quelle a cui va riconosciuto un maggiore impegno nella lotta al “Muostro” spinte dal senso di protezione tipico del sentimento materno, hanno sfilato con un grande striscione e con i loro bambini.
“Speriamo che lo venga a sapere tutta Italia, finalmente, cosa sta succedendo qui – ci riferisce una mamma ed attivista – Che tutto il mondo capisca che noi vogliamo la pace, vogliamo la salute e la vita. I bambini sono qui con le loro mamme e i loro papà perché siamo famiglie, siamo cittadini, siamo popolo”.
LETTERA DEI BAMBINI ALLE FIGLIE DI OBAMA: “Care Sasha e Malia, vi chiediamo di rivolgervi al vostro papà che in televisione sembra tanto buono e sensibile. Non vogliamo essere bersaglio nel caso di una guerra, ma vogliamo giocare perché il sorriso dei bambini di Niscemi è il sorriso di tutti i bambini del mondo”, lo hanno letto i bambini niscemesi durante la manifestazione, un messaggio che vuole sottolineare come nel mondo tutti i bambini sono uguali e meritano gli stessi diritti, tra cui quello di vivere lontani dalla minaccia della morte e della guerra.
PRESENTE UNA BANDIERA PALESTINESE: Anche una bandiera nera, bianca, verde e rossa a sfilare nel corteo No Muos, un richiamo alla Palestina per una causa che lega entrambe le realtà.
“Siamo qui per combattere contro l’occupazione della nostra terra, senza che si tenga conto del nostro volere – ha detto la ragazza che teneva in mano la bandiera – Oggi ricorre la Giornata palestinese della terra, si ricordano sei palestinesi uccisi il 30 Marzo 1976 in occasione di una manifestazione contro la confisca delle terre agricole da parte dello stato di Israele”.
AL CORTEO L’ASSESSORE MARIELLA LO BELLO: Presente al corteo anche l’Assessore al  Territorio e Ambiente Sicilia, Mariella Lo Bello, accolta con gioia dalla mamme No Muos. Le abbiamo chiesto quale sarà la risposta del governo nazionale dopo la firma della revoca delle autorizzazioni e quali saranno i passi da intraprendere per lo smantellamento delle 46 antenne operanti dal 1991:
“Io credo che siamo in una fase nuova. C’è una politica nuova che è partita dalla Sicilia e speriamo che in questa nuova fase i cittadini possano sempre dire la loro – ha riferito ai nostri microfoni la Lo Bello – La democrazia è fatta di voti, di rappresentanza ma soprattutto di partecipazione. La partecipazione è l’ascolto della gente. Lo smantellamento delle 46 antenne è un’altra fase nel senso che abbiamo revocato fin ora le autorizzazioni al Muos, perché non rispettava alcuni criteri inerenti la salute dei cittadini ma anche riguardanti la sicurezza degli aeroporti. Il nostro lavoro a Roma continua, abbiamo mandato i nostri esperti e vedremo i risultati. Si aspettano (per il Muos) i pareri dell’Istituto Superiore di Sanità”.
Alla manifestazione, conclusa poi con degli interventi da parte di alcuni attivisti e con una concerto a tema, presenti anche i No Tav della Val di Susa e i vicentini No dal Molin, per manifestare tutta lo loro solidarietà alla causa che li accomuna. La revoca delle autorizzazioni è arrivata, da parte del governo Crocetta, proprio il giorno prima della manifestazione forse per tranquillizzare i cittadini in attesa dei pareri internazionali sulle pericolosità sulla salute e sull’ambiente del Muos. C’è anche chi parla di strategia come quella usata per il sequestro ed il successivo dissequestro della zona militare di Niscemi in occasione delle elezioni regionali siciliane durante la manifestazione del 6 Ottobre. Sarà così o i siciliani sono davvero riusciti a rompere quel filo che li legava al detto “pessimista” Gattopardiano?
Ma una cosa è certa: senza guerra e senza Sigonella la Sicilia è sicuramente più bella.
di Redazione
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