Primo Piano

Sì definitivo del Senato: il decreto sul femminicidio diventa legge

di Cristina Amoroso

È legge il dl di contrasto al femminicidio dopo il sì del Senato alla conversione in legge del decreto licenziato il 14 agosto scorso dal governo. Con una votazione a tempi record, che ha destato diversi malumori nell’opposizione così come nella maggioranza, le nuove norme sono ora pronte per essere promulgate dal presidente della Repubblica e pubblicate in Gazzetta ufficiale.

L’aula di Palazzo Madama si è espressa con 143 voti favorevoli e 3 contrari. Come già alla Camera due giorni fa anche oggi Lega, M5S e Sel non hanno partecipato al voto. Un vero e proprio giro di vite per una maggiore tutela delle donne ma anche misure di prevenzione. Il decreto è stato anche contestato per la sua natura “omnibus” che lo ha reso, secondo le opposizioni, un nuovo “pacchetto sicurezza” con misure per i cantieri della Tav, per la protezione civile e i vigili del fuoco.

Il testo è identico a quello approvato mercoledì alla Camera, insistendo sul tasto della repressione ma ampliano anche la tutela delle vittime di maltrattamenti e violenza domestica. Il testo, inoltre, mette in campo risorse per finanziare un Piano d’azione anti-violenza e la rete di case rifugio.

Su 11 articoli 5 sono sul contrasto al femminicidio. Arrivano tre nuovi tipi di aggravanti: quando il fatto è consumato ai danni del coniuge, anche divorziato o separato, o del partner pure se non convivente; per chi commette maltrattamenti, violenza sessuale e atti persecutori su donne incinta; per la violenza commessa alla presenza di minori di 18 anni.

Sarà poi disposto l’allontanamento urgente dalla casa familiare con il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, nei confronti di chi è colto in flagranza. Giro di vite contro gli stalker che potranno essere intercettati e sottoposti anche all’uso del braccialetto elettronico in caso di allontanamento dalla casa familiare. Per le donne ci sarà la possibilità di avvalersi del gratuito patrocinio dello Stato.

Arriva un piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere che sarà finanziato, per il 2013, con un incremento di 10 milioni di euro del fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità.

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