Sdf rapisce civili siriani per commercio di organi
I cittadini siriani di Raqqa vengono rapiti dalle Sdf (Forze democratiche siriane) per essere usati nel commercio di organi, riporta l’agenzia stampa Neda News. Le milizie curde hanno rapito civili nella città di Raqqa e rubato i loro corpi dopo averli trasferiti nei loro ospedali clandestini in diverse regioni di Raqqa e della città di al-Tabaqa, dove medici turchi effettuano interventi chirurgici. I cittadini di Raqqa hanno scoperto una fossa comune nella regione di al-Amerieh con cadaveri di numerosi civili, compresi i bambini, i cui organi erano stati rubati. A Raqqa spesso scoppiano scontri tra cittadini e gruppi “ribelli” affiliati alle milizie curde che cercano di rapire bambini.
Sdf collaborano con medici israeliani
Le Sdf stanno collaborando con i medici israeliani nella creazione di ospedali per il commercio di organi nella Siria orientale, secondo quanto riportato lo scorso mese da diversi media arabi. Il canale televisivo al-Alam in lingua araba ha citato fonti informate ad Hasaka affermando che le Sdf avevano istituito ospedali da campo clandestini per rubare e scambiare organi di persone nelle città di Hasaka e Qamsehli nella provincia di Hasaka nord-orientale. Le fonti affermano che le Sdf sono coinvolte nel commercio di organi umani estratti dai bambini o dai loro militanti uccisi. I terroristi nella Siria nordoccidentale hanno intensificato il traffico di organi dei cittadini di Idlib, per poi rivenderli in Turchia per guadagnare più soldi nel mercato nero del Paese.
Il sito web siriano al-Mahaver ha riferito che il commercio di organi da parte di terroristi si è intensificato nella città di Idlib e in altre regioni assediate dai “ribelli” nella provincia nordoccidentale. I civili subiscono un intervento chirurgico illegale e i loro organi del corpo vengono portati fuori e venduti a prezzi elevati.
L’Occidente tace
Il Syrian coroner’s office ha rivelato che gli organi di migliaia di civili siriani sono stati venduti nei mercati neri internazionali negli ultimi nove anni. “Abbiamo informazioni accurate sul fatto che oltre 25mila operazioni chirurgiche sono state condotte nei campi profughi dei Paesi vicini e nelle aree controllate dai terroristi in Siria per estrarre gli organi di 15mila siriani e venderli nei mercati neri internazionali”, ha dichiarato il dott. Noufel, del Syrian coroner’s office. Il medico ha indicato anche gli alti prezzi degli organi nei mercati neri: “Un rene viene venduto 10mila dollari in Turchia, mentre lo stesso rene viene venduto per mille dollari in Iraq, mentre in Libano e Siria il prezzo di ogni rene è di tremila dollari”. Di fronte a questi orrendi crimini, il complice Occidente resta in silenzio e volta le spalle.
di Yahya Sorbello