Asse della Resistenza

Yemen, Resistenza risponde ai massacri sauditi

Il portavoce delle Forze armate yemenite, generale di brigata Yehya Saree, ha annunciato che l’aviazione militare dello Yemen ha effettuato un’operazione su larga scala contro postazioni saudite, depositi di munizioni e altri obiettivi militari sensibili nel Khamis Mushait.

Colpi accurati sono stati inflitti alla coalizione militare a guida saudita durante l’operazione avvenuta lunedì sera. Nei raid la Resistenza yemenita utilizzato i droni Qasif-2K. L’operazione arriva in risposta alla grande escalation aerea dell’Arabia Saudita, che nelle ultime 48 ore ha massacrato decine di civili.

Il generale di brigata Saree ha promesso che le Forze armate yemenite continueranno le loro operazioni fino a quando la coalizione saudita continuerà i suoi crimini contro lo Yemen.

Yemen, fallimento militare della coalizione saudita

Riyadh e i suoi alleati si trovano impegnati in una partita sempre più difficile, da cui non sanno come districarsi; per uscirne stanno giocando al rialzo, pagando un prezzo via via più alto. Le basi vicine ai confini sono state attaccate: parte distrutte, parte occupate dalle forze yemenite. All’interno del territorio saudita sta nascendo una Resistenza fra popolazioni da sempre emarginate; le colonne degli invasori vengono sistematicamente attaccate con perdite crescenti. La stessa aviazione, che pensava di agire indisturbata, sta subendo perdite, colpita da una contraerea sempre più efficiente. Adesso, per rappresaglia, anche le città saudite sono bersaglio dei missili yemeniti.

Un’ignobile aggressione, che Riyadh pensava di risolvere in poche settimane infliggendo una sanguinosa “lezione” a un Paese che aveva osato ribellarsi al suo strapotere, si sta tramutando in una partita per la sopravvivenza di quei regimi corrotti.

Un Popolo, nella quasi totale indifferenza del resto del mondo, sta pagando un prezzo altissimo per la propria libertà. A parte i tanti morti, feriti, mutilati e le infinite distruzioni, secondo Stephen O’Brien, sotto segretario dell’Onu, 4 yemeniti su 5 hanno bisogno di assistenza umanitaria ed almeno 1,5 milioni sono sfollati interni. Anche di questi crimini le Monarchie del Golfo saranno chiamate a rispondere fra breve.

di Yahya Sorbello

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