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Sayyed Nasrallah: “Sconfiggeremo il terrorismo; il sangue dei nostri Martiri segnerà la vittoria per questa terra”

di Giovanni Sorbello

Il Segretario Generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, è intervenuto questa sera sulla rete televisiva Al Manar, nella ricorrenza della giornata dei Martiri della Resistenza. Il Segretario Generale inizia il suo discorso ringraziando tutti i Martiri, soffermandosi sulle vittime degli attentati che hanno colpito negli ultimi mesi il Libano.

“Israele rimane il nostro nemico numero uno, minaccia la sicurezza e la sovranità del Libano. Le divisioni interne sono un’opportunità resa ai nostri nemici per tentare di schiacciare la Resistenza”, afferma il leader della Resistenza.

Egli ha inoltre dichiarato che il pericolo del terrorismo non è altro che la volontà di Israele di militarizzare la regione.
Nasrallah afferma che non vi è alcuna differenza tra i gruppi affiliati ad al-Qaeda come lo Stato islamico in Iraq e Levante (Isil) e il Fronte al-Nusra, entrambi operano nella guerra contro la Siria condividendo le stesse convinzioni e lo stesso odio, per tutti coloro che hanno altre fedi e idee diverse dalle loro. “Il terrorismo minaccia l’intera regione tanto quanto fa Israele”, ha aggiunto Nasrallah.

Questi gruppi estremisti legati spesso alla galassia del radicalismo salafita, sono dietro i recenti attentati avvenuti in Libano. I loro attacchi – prosegue Nasrallah – non sono, come dicono, una ritorsione per la presenza di Hezbollah in Siria; hanno iniziato ad attaccare il Libano prima dell’inizio delle operazioni di Hezbollah in Siria. Il loro reale obiettivo è la resistenza libanese, aggiunge il Segretario Generale.

Nasrallah si sofferma ora sulle questioni locali attinenti alla formazione del nuovo governo libanese, dopo dieci mesi di stallo: “Siamo stati quelli che hanno fatto la maggior parte delle concessioni. Non abbiamo discusso portafogli fino alla fine perché non è mai stata la nostra priorità”. “Non mi sembra che questo sia un governo di unità nazionale, poichè non tutte le fazioni sono rappresentate”.

Forse questo governo può far cessare le rivalità e diminuire le tensioni nel Paese, il nostro interesse – aggiunge Nasrallah – resta quello di proteggere il Libano dalle ondate di sedizione.

Il leader della Resistenza avviandosi verso la conclusione del suo discorso, rende un caloroso omaggio al popolo oppresso del Bahrain a tre anni dall’inizio della sua rivolta pacifica, nonostante la violenza e la repressione del regime.
Subito dopo rivolge un invito a libanesi e palestinesi: “Se avete a cuore la Palestine e il Libano, se volete realmente resistere ad Israele non potete limitarvi a condannare, è necessario impegnarsi per porre fine alla guerra in Siria e cessare ogni tipo di complicità”.

Nasrallah conclude il suo intervento con un ultimo e sentito ringraziamento ai martiri della Resistenza Islamica, da Abbas Moussawi allo sceicco Ragheb Harb, a tutti i martiri delle forze armate, ai martiri palestinesi e siriani, affermando: “Il loro sangue segnerà la vittoria per questa terra”.

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