Medio Oriente

Reza Pahlavi visita Israele dopo fallimento “campagna anti-Iran”

Reza Pahlavi, figlio del deposto Scià iraniano, si è recato in Israele dopo che sono falliti i suoi sforzi per formare un fronte anti-iraniano. Pahlavi è stato accolto lunedì scorso dal ministro dell’Intelligence israeliano, Gila Gamliel, all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.

Il viaggio arriva mentre il regime di occupazione è alle prese con una delle sue peggiori crisi interne, con proteste di massa in corso contro i piani di revisione giudiziaria della coalizione del primo ministro Benjamin Netanyahu.

Alcuni rapporti hanno descritto la visita come un’umiliazione per i “paladini” del fronte anti-iraniano, in quanto coincide con un totale fallimento dei tentativi di Pahlavi di costituire una coalizione contro la Repubblica Islamica.

Alla domanda sul viaggio di Reza Pahlavi, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kan’ani, ha dichiarato: “Né la persona che hai menzionato, né il suo viaggio e il luogo in cui si sta recando sono degni di commento”.

Pahlavi, una figura impopolare che vive in esilio dalla Rivoluzione Islamica del 1979, ha intensificato le sue attività anti-iraniane sulla scia delle “rivolte” sostenute dall’estero in Iran. Ha sostenuto i terroristi che operano contro l’Iran, esortando l’Occidente a dare un sostegno attivo alle violenze all’interno del Paese.

di Redazione

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