di Redazione
Secondo alcune fonti di stampa russe, il presidente Vladimir Putin avrebbe già firmato la grazia a Mikhail Khodorkovski, ex numero uno di Yukos, una delle aziende petrolifere più importanti della Russia.
L’oligarca sta attualmente scontando una condanna ai lavori forzati in Siberia, dopo essere stato condannato nel 2005 per frode fiscale ed appropriazione indebita; il sospetto, molto più che fondato, all’epoca del suo arresto e del processo, è che Khodorkovski si fosse appropriato di una quantità ingente di denaro all’epoca delle massicce privatizzazioni effettuate dopo lo smembramento dell’Unione Sovietica e che, con tali fondi, volesse tentare la scalata al Cremlino anche sotto la spinta di alcuni attori internazionali.
La condanna del magnate del petrolio, è stata il simbolo del nuovo corso di Putin intenzionato a stoppare l’era degli oligarchi, nonché una decisiva vittoria politica, sul fronte interno, del presidente russo; oggi quindi, la notizia della grazia lascia sorpresi gli stessi avvocati di Khodorkovski, secondo alcuni la decisione è stata assunta dal Cremlino per affievolire le polemiche in vista delle Olimpiadi di Soci, previste per il prossimo febbraio.
Secondo altri invece, l’ex magnate di Yukos non costituirebbe più un reale pericolo e dunque Putin ha voluto attuare un gesto significativo di distensione, alla luce anche della richiesta di grazia scritta dagli stessi avvocati di Khodorkovski.
