Asse della Resistenza

Resistenza palestinese ringrazia Khamenei

I gruppi della Resistenza palestinese hanno scritto al leader della Rivoluzione Islamica, l’Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ringraziandolo per la sua ferma posizione sulla Palestina durante il suo discorso per la Giornata internazionale di Gerusalemme.

In lettere separate, cinque gruppi della Resistenza hanno lodato la Repubblica Islamica e in particolare l’Ayatollah Khamenei per aver sostenuto la Resistenza nazionale del popolo palestinese e rifiutato di riconoscere Israele.

I gruppi hanno sottolineato la loro determinazione a continuare la resistenza fino alla liberazione di Gerusalemme, affermando che le osservazioni del leader della Rivoluzione Islamica durante il suo discorso tracciano la tabella di marcia per la liberazione della Palestina.

Resistenza palestinese elogia Iran

Il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), il gruppo Fatah al-Intifada, il Fronte di lotta popolare palestinese e la Coalizione delle forze palestinesi hanno elogiato il ruolo dell’Iran come asse di unità e resistenza tra le nazioni musulmane.

Hanno anche salutato il ruolo del leggendario comandante iraniano, il generale Qassem Soleimani, nel mantenere viva la causa palestinese. Il carismatico comandante è stato assassinato insieme ai suoi compagni in un attacco di droni statunitensi in Iraq nel gennaio 2020.

Nel suo discorso al Quds Day, l’Ayatollah Khamenei ha dichiarato che il regime di occupazione di Israele non è un Paese ma una base terroristica contro il popolo palestinese e altre nazioni musulmane. L’ayatollah Khamenei ha anche affermato che la Palestina continua ad essere la questione più importante per il mondo islamico.

“Le politiche del capitalismo oppressivo e crudele hanno cacciato un popolo dalle loro case, dalla loro patria e dalle loro radici ancestrali e hanno invece installato un regime terroristico e persone straniere al loro posto. Combattere questo regime dispotico significa combattere l’oppressione e il terrorismo. E questa è una responsabilità collettiva”, ha aggiunto l’Ayatollah Khamenei.

Hamas scrive a Khamenei

Martedì scorso, il capo dell’ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh ha scritto all’Ayatollah Khamenei, informandolo sulle atrocità israeliane contro la Striscia di Gaza assediata.

“Il nemico criminale, con le armi più letali bandite a livello internazionale, commette i crimini più barbari contro il popolo di Gaza, così come i crimini atroci contro i manifestanti a Gerusalemme e nei territori occupati del 1948”, ha dichiarato il leader palestinese. Nella sua lettera, Haniyah ha sottolineato la necessità che le nazioni arabe e islamiche, nonché la comunità internazionale, intraprendano un’azione decisiva contro il nemico sionista e fermino i suoi crimini.

di Yahya Sorbello

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