Resistenza palestinese: Israele non può cambiare le regole di ingaggio
Striscia di Gaza – Le fazioni della Resistenza palestinese hanno rilasciato mercoledì scorso una dichiarazione congiunta in cui hanno promesso di rispondere a qualsiasi aggressione sionista, sottolineando che il nemico israeliano non può più cambiare le regole di ingaggio.
La dichiarazione ha aggiunto che la Resistenza palestinese dipende dall’aiuto divino per affrontare gli attacchi sionisti, osservando che le fazioni seguono un’agenda nazionale che corrisponde alla volontà indipendente dei palestinesi.
La Resistenza palestinese ha colpito Israele
Nella giornata di martedì, la Resistenza palestinese ha sparato decine di razzi e colpi di mortaio contro gli insediamenti israeliani, in risposta ai continui crimini perpetrati dall’esercito occupante contro la popolazione di Gaza. Gli attacchi della Resistenza hanno causato gravi danni materiali e il ferimento di almeno sei soldati sionisti. Due coloni sono rimasti uccisi in un incidente stradale a seguito del panico causato dai razzi palestinesi caduti sugli insediamenti adiacenti alla Striscia di Gaza.
L’aviazione israeliana ha colpito oltre 30 basi appartenenti ai movimenti di Resistenza palestinesi, Hamas e Jihad islamico, all’interno della Striscia di Gaza, ma non si hanno notizie di vittime.
Il sostegno di Hezbollah
Il movimento di Resistenza libanese Hezbollah ha elogiato l’eroico confronto delle coraggiose fazioni della Resistenza palestinese contro l’aggressione sionista nella Striscia di Gaza, in cui hanno dimostrato ancora una volta che la Resistenza è la scelta del popolo palestinese in lotta di fronte all’aggressione, e che è l’unica modo di rovesciare il cosiddetto accordo del secolo e altri schemi pericolosi che mirano a far abortire la causa palestinese.
Mentre Hezbollah elogia l’unità tra le fazioni della Resistenza palestinese e la loro fermezza di fronte all’aggressione israeliana, condanna fermamente i barbari attacchi che hanno colpito i civili a Gaza, e chiede al mondo di stare vicino al popolo palestinese assediato, condannando Israele e denunciando i suoi crimini.
di Redazione