Regno Unito, rifugiati dagli hotel alle basi militari
Il Regno Unito prevede di spostare i richiedenti asilo dagli hotel alle basi militari o ai traghetti in disuso, secondo piani che potrebbero essere annunciati già la prossima settimana.
Il primo ministro Rishi Sunak dovrebbe annunciare “l’inizio della fine” degli hotel per richiedenti asilo, che sono attualmente utilizzati per ospitare i rifugiati come parte dell’obbligo legale del governo di fornire alle persone in cerca di aiuto un livello base di alloggio, ha riferito The Telegraph.
Più di 50mila migranti sono attualmente ospitati negli hotel per un costo di quasi 7 milioni di sterline al giorno. Secondo la nuova proposta, i migranti saranno inizialmente trasferiti in alloggi “decenti ma rudimentali” in ex basi militari che saranno utilizzati per ospitare migranti maschi.
“Siamo sempre stati sinceri riguardo alla pressione senza precedenti esercitata sul nostro sistema di asilo, causata da un aumento significativo degli arrivi illegali nel Paese”, ha dichiarato un portavoce del Ministero dell’Interno.
L’idea di utilizzare i traghetti è stata suggerita a novembre, quando il ministro dell’Interno, Suella Braverman, ha dichiarato ai funzionari di trovare siti che potessero accogliere i richiedenti asilo e di considerare anche le navi da crociera in disuso.
Regno Unito annuncia il nuovo “Illegal Migration Bill”
La decisione di spostare i richiedenti asilo dagli hotel arriva dopo che il governo britannico ha annunciato il suo nuovo “Illegal Migration Bill”, in base al quale le persone che entrano nel Regno Unito su piccole imbarcazioni saranno immediatamente detenute e impedite dalla richiesta di asilo nel Regno Unito. Il piano vieta anche agli immigrati di tornare una volta allontanati. Prima di questo, i richiedenti asilo avevano il diritto di rimanere nel Paese.
I dati del Ministero dell’Interno mostrano che circa tremila migranti hanno già attraversato la Manica quest’anno, rispetto a 45mila attraversamenti della Manica durante l’intero 2022, superando il record dell’anno precedente di oltre il 60%.
Il piano del governo consiste nell’impedire ai richiedenti asilo di arrivare su piccole imbarcazioni, tra cui un accordo con l’Albania per il rimpatrio degli arrivi nel loro Paese d’origine e per inviare alcuni richiedenti asilo in Ruanda.
Sunak, tuttavia, è stato oggetto di feroci critiche da parte dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati per “aver estinto il diritto di cercare protezione per i rifugiati nel Regno Unito”. L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha risposto che deportare i rifugiati senza ascoltare le loro richieste di asilo equivaleva a una violazione delle leggi internazionali sui rifugiati.
La maggior parte dei richiedenti asilo ha i requisiti per far esaminare le proprie richieste nel Regno Unito ai sensi del diritto internazionale e il governo non può dichiararle inammissibili.
di Redazione