Medio Oriente

Israele, armi all’Azerbaigian in cambio dell’accesso all’Iran

Il quotidiano israeliano Haaretz ha riferito che il regime di Israele esporta armi per un valore di miliardi di dollari in Azerbaigian in cambio di petrolio e accesso all’Iran.

Haaretz ha riferito che dal 2016 almeno 92 voli cargo operati dall’Azerbaigian Silk Way Airlines sono atterrati alla base aerea israeliana di Ovda, l’unico aeroporto nei territori occupati attraverso il quale vengono trasferiti esplosivi.

Nell’ottobre 2013, il capo dell’Autorità per l’aviazione civile israeliana ha firmato un’esenzione che consente agli aerei Silk Way di trasportare carichi di esplosivi – “classificati come materiali pericolosi vietati al volo” – da Ovda a un aeroporto militare alla periferia della capitale azera di Baku.

I dati espongono un ritmo crescente dei voli per Baku, soprattutto a metà del 2016, alla fine del 2020 e alla fine del 2021, che coincidono con i periodi di combattimenti tra Azerbaigian e Armenia nella regione del Nagorno-Karabakh.

Haaretz ha anche citato i resoconti dei media stranieri secondo cui l’Azerbaigian ha permesso all’agenzia di spionaggio israeliana Mossad di istituire una filiale avanzata in Azerbaigian per monitorare ciò che sta accadendo nel vicino Iran e ha persino predisposto un aeroporto destinato a Israele nel caso in cui decida di attaccare siti nucleari iraniani. Ha inoltre evidenziato rapporti ufficiali dall’Azerbaigian secondo cui Israele negli ultimi anni ha venduto all’Azerbaigian armi avanzate, inclusi missili balistici, sistemi di guerra elettronica, droni kamikaze e altro ancora.

Azerbaigian è il più grande fornitore di petrolio di Israele

Un rapporto investigativo sui media cechi nel 2018 ha rilevato che le armi vietate per la vendita in Azerbaigian sono state trasportate lì nonostante l’embargo sulle armi, in un accordo circolare attraverso Israele. “Le relazioni dell’Azerbaigian con Israele sono discrete ma strette”, ha scritto Rob Garverick, capo del dipartimento politico ed economico dell’ambasciata statunitense a Baku, in un telegramma del 2009 pubblicato come parte dei documenti di Wikileaks.

Entrambe le parti “trovano facile identificarsi con le difficoltà geopolitiche dell’altra ed entrambe classificano l’Iran come una minaccia alla sicurezza esistenziale. L’industria della difesa di livello mondiale di Israele, è una corrispondenza perfetta per le sostanziali esigenze di difesa dell’Azerbaijan che sono in gran parte lasciate insoddisfatte da Stati Uniti, Europa e Russia per vari motivi legati all’Armenia e al Nagorno-Karabakh”.

Stime recenti mostrano che l’Azerbaigian è diventato il più grande fornitore di petrolio di Israele, mentre Tel Aviv è ora responsabile di quasi il 70% delle armi di Baku. In contrasto con il rafforzamento dei legami con Israele, le relazioni dell’Azerbaigian con l’Iran sono state tese a gennaio a seguito di un attacco all’ambasciata del Paese eurasiatico a Teheran.

Politicizzando l’attacco, l’Azerbaigian ha chiuso la sua missione diplomatica ed evacuato il personale per quello che ha definito un “atto terroristico”, con il presidente Ilham Aliyev che ne ha incolpato “l’establishment iraniano”.

di Redazione

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