Regime saudita aumenta stipendi dei piloti che bombardano lo Yemen
L’Arabia Saudita ha aumentato del 60% lo stipendio dei piloti dell’aviazione militare del regno, autori della brutale campagna di bombardamenti che da oltre due anni devasta lo Yemen.
Secondo l’agenzia di stampa saudita, il gabinetto del regno ha modificato i regolamenti relativi all’aumento del 35 per cento degli stipendi di base per tutti i piloti delle forze aeree e gli operatori di sistemi d’arma. Casa Saud ha confermato che gli ufficiali che effettuano le missioni militari in Yemen riceveranno un aumento di stipendio del 60 per cento.
Nessuna spiegazione è stata data da parte del regime saudita per questa nuova folle e spregevole iniziativa, senza considerare che nel corso degli ultimi mesi ha messo in atto rigide misure di austerità. Riyadh sta affrontando gravi difficoltà economiche causate da un deficit di bilancio di quasi 100 miliardi di dollari causato da un brusco crollo dei prezzi del petrolio e l’aumento delle spese militari.
La guerra in Yemen, oltre ad aver già causato la morte di 12mila yemeniti, sta producendo conseguenze disastrose per gli equilibri economici e sociali sauditi, che impattano soprattutto sulla parte più debole della popolazione (sciiti e lavoratori stranieri) emarginata e tenuta al di fuori da ogni diritto; una situazione senza uscita che sta minando alle fondamenta l’intera Arabia Saudita.
di Redazione