Rdc: migliaia di bambini sfollati a causa di scontri armati
Migliaia di bambini sono stati costretti a fuggire dalle loro case nella Repubblica Democratica del Congo orientale (Rdc), a causa degli scontri tra forze di sicurezza e ribelli dell‘M23, afferma l’agenzia per l’infanzia delle Nazioni Unite.
Da marzo, “più di 190mila persone, metà delle quali bambini, sono state costrette a lasciare i loro villaggi nelle aree di Rutshuru e Nyiragongo”, ha riferito l’Unicef in una nota. “Migliaia di bambini sono a rischio e hanno un accesso molto limitato ai servizi sociali di base necessari per la loro sopravvivenza in questa crisi”, ha affermato Grant Leaity, rappresentante dell’Unicef nella Repubblica Democratica del Congo.
È probabile che la situazione persista poiché le persone hanno paura di tornare a casa, ha affermato Leaity che ha recentemente visitato l’area di Rutshuru dove ha incontrato gli sfollati. A Kalengera, il numero di sfollati ha più che raddoppiato la popolazione esistente. “Le famiglie sfollate e le famiglie ospitanti hanno urgente bisogno di cibo, articoli per la casa, assistenza sanitaria e idrica, igiene e servizi igienici”, riporta l’Unicef.
Rdc nel caos
“L’assistenza umanitaria tarda ad arrivare mentre i bisogni continuano ad aumentare in modo allarmante. A causa della mancanza di assistenza, alcuni sfollati sono costretti a tornare nei loro villaggi d’origine situati in posizioni instabili. È imperativo agire ora per prevenire un aumento significativo dei casi di bambini affetti da malnutrizione acuta grave”, ha avvertito l’Unicef.
Rutshuru ha visto una ripresa della violenza negli ultimi mesi con la presenza dei ribelli M23, che hanno combattuto l’esercito della Rdc. M23, il “Movimento 23 marzo”, è un ex gruppo ribelle dominato dai tutsi che è stato sconfitto nel 2013. Questo gruppo ha preso le armi alla fine dell’anno scorso, attaccando le forze governative e le forze di pace delle Nazioni Unite, prendendo il controllo di diverse aree. Kinshasa accusa Kigali di sostenere i ribelli, accusa negata dal Ruanda.
di Redazione