Primo Festival Mondiale delle Resistenze e delle Ribellioni contro il capitalismo
“Quel che dall’alto distruggono, quelli che stanno in basso lo costruiscono”
Resistenza indigena
di Cristina Amoroso
Sono gli zapatisti tzotziles della regione del Chiapas ad ospitare il primo “Festival mondiale delle resistenze e ribellioni contro il capitalismo”, dal 21 dicembre al 3 gennaio 2015. La celebrazione principale, la commemorazione della ribellione zapatista del 1 gennaio 1994, è fissata per il 31 dicembre nel Caracol di Oventik, nella zona montuosa di Los Altos, dove si trova la massima concentrazione del pueblo tzotzil, il caracol della “resistenza e della ribellione per l’umanità”, come è chiamato dagli zapatisti. Qui troverete il programma completo: http://enlacezapatista.ezln.org.mx/. Il Festival sarà itinerante ed ha al centro la condivisione delle esperienze di lotta che alla devastazione capitalista rispondono con la ricostruzione dal basso. Nell’invito si legge lo slogan del Festival: “Quel che dall’alto distruggono, quelli che stanno in basso lo costruiscono”.
In queste zone nel novembre del 1983 si formò l’esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (Ezln) che portò il 1 gennaio del 1994 all’insurrezione, proprio nel giorno in cui entrava in vigore il North American Free Trade Agreement. Iniziava la rivolta simbolicamente da parte delle popolazioni indigene che vedevano nell’accordo, anche sulla base di precedenti esperienze simili, un ulteriore mezzo volto a trasferire la ricchezza dalle zone povere del Messico verso il Canada e, soprattutto, verso gli Stati Uniti. Fu un’occupazione simbolica di una sola notte, realizzata disarmando l’esercito messicano, senza sparare un colpo, ma laddove questo non fu possibile, per l’opposizione delle truppe, si verificarono aspri combattimenti. San Cristobal de Las Casas, città vicino ad Oventik, fu uno dei centri occupati, dove il Subcomandante Marcos lesse la prima dichiarazione della Selva Lacandona, attraverso la quale i nuovi zapatisti reclamarono i loro diritti, contro le forze del capitalismo, ottenendo una vittoria politica e risonanza mondiale, che permise loro di evitare la ritorsione del governo e dell’esercito messicano.
L’inizio del primo “Festival mondiale delle resistenze e ribellioni contro il capitalismo” organizzato dagli zapatisti in Chiapas giunge forse al momento opportuno, quando ne abbiamo bisogno di più, con l’invito rivolto alle persone del mondo ad incontrarsi, discutere, organizzarsi e decidere la strada da seguire verso la nostra emancipazione, proprio come le donne e gli uomini del Chiapas hanno fatto negli ultimi anni, prendendo le mosse dal loro ben organizzato sistema dell’educazione.
Ogni caracol e ogni regione ha il suo sistema autonomo di educazione, formato proprio dalla gente di ogni zona, dal basso, secondo le loro personali necessità e i loro sogni. Il Sistema Educativo Ribelle autonomo di Liberazione nazionale, nella zona di Los Altos del Chiapas per mezzo delle sue attività produce risorse che sono necessarie per sostenere la scuola primaria e secondaria. Qui, la gente di tutto il mondo che condivide i principi di democrazia, libertà e giustizia, può venire a imparare lo spagnolo o la lingua tzotzil, vivendo insieme con gli altri studenti e i promotori zapatisti e scambiando esperienze, storie e canzoni. In altre parole, il Centro è un punto di incontro di scambi culturali per tutta le gente del mondo.
Il festival riunisce più di 80 organizzazioni che difendono la loro terra e le identità culturali minacciate da progetti di sviluppo e di risorse. Ospiti d’onore i genitori dei 43 studenti messicani scomparsi in Iguala, nello stato di Guerrero. Gli organizzatori del festival hanno posizionato 43 sedie vuote alla manifestazione con le foto degli studenti scomparsi come un modo per ricordarli e onorarli, mentre i partecipanti hanno mostrato il loro sostegno per i genitori criticando il governo messicano per perseguitare coloro che hanno il coraggio di difendersi.
Sono ormai trascorsi 21 anni da quando l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale si è alzato in Chiapas per incoraggiare la mobilitazione di persone in tutto il mondo contro il neoliberismo, o capitalismo globale. Da allora continuano ad organizzare nelle loro comunità forme alternative al sistema dominante suicida. Una grande lezione di dignità!