Hajj, l’annuale pellegrinaggio di fede
Quasi due milioni di musulmani provenienti da tutto il mondo stanno eseguendo il pellegrinaggio dell’Hajj nei luoghi sacri dell’Islam della Mecca, in Arabia Saudita.
Nel primo giorno dell’Hajj, i pellegrini si spostano da Mecca a Mina, un piccolo villaggio disabitato ad est della città. Durante il tragitto, i pellegrini pregano e meditano. Nel secondo giorno, il nono del mese, lasciano Mina per ritrovarsi nella piana di Arafat per il wuquf, il rito centrale dell’Hajj. Alcuni si riversano sul Monte della Misericordia, da cui il Profeta pronunciò l’ultimo, indimenticabile “sermone dell’addio“, in cui enunciava i pilastri della nuova religione.
Il terzo giorno si celebra la Festa del Sacrificio. Prima dell’alba i fedeli si trasferiscono di nuovo a Mina dove avviene la “lapidazione di Satana“, con il lancio dei sassolini verso una struttura in pietra bianca. Ogni musulmano, maschio o femmina, di corporatura robusta, è tenuto a completare il pellegrinaggio dell’Hajj almeno una volta nella vita se ha anche la capacità finanziaria sufficiente per farlo.
Secondo la tradizione, questo rito affonda le sue radici nella storia di Abramo. I fedeli ricordano il tentativo di Satana di fare in modo che il grande Profeta trasgredisse gli ordini divini. Alla fine di questo rito, molti pellegrini sacrificano un montone o una pecora, la cui carne, ben chiusa in container refrigerati, partirà alla volta dei Paesi più poveri del globo.
Il Faro sul Mondo augura buon Eid al-Adha a tutti i lettori musulmani.
di Redazione