Parlamentare inglese implicato nel contrabbando di greggio con l’Isis
Secondo diversi rapporti pubblicati in rete, il deputato Nadhim Zahawi, eletto fra i conservatori al Parlamento britannico, è coinvolto nel contrabbando di greggio estratto dai pozzi controllati dall’Isil.
Stando a quanto pubblicato, il deputato avrebbe comprato petrolio dai terroristi a un prezzo fra i 12 e i 30 $ al barile, per poi trasportarlo in Israele e nei mercati europei attraverso la Turchia dove è stato imbarcato.
Zahawi è nato in Iraq da genitori curdi e mantiene numerosi rapporti influenti nella regione; già in passato è stato implicato in affari petroliferi con il Governo regionale curdo ed ha anche significative partecipazioni in Genel Energy, una delle compagnie petrolifere che trafficano il greggio curdo alle spalle del Governo centrale di Baghdad.
È un fatto che i terroristi dell’Isil continuino a vendere petrolio attraverso intermediari turchi e curdi (e con la piena copertura delle rispettive autorità); secondo David Cohen, sottosegretario al dipartimento del Tesoro, dai circa 12 giacimenti controllati nel nord dell’Iraq e nella zona siriana di Raqqa, i terroristi ricavano attualmente circa un milione di dollari al giorno.
Stando a quanto dichiarato dall’ambasciatore della Ue in Iraq in audizione dinanzi alla Commissione Esteri del Parlamento europeo, fra gli acquirenti vi sono anche Paesi europei, attirati dai prezzi particolarmente bassi.
È la storia di sempre: dinanzi alla prospettiva di un guadagno, importa poco che chi venda sia una banda di assassini sanguinari. Purché non si sappia.