Papa in Iraq: dichiarazione Ufficio dell’Ayatollah Sistani
Papa Francesco ha incontrato l’ayatollah Seyyed Ali Sistani presso la residenza della suprema autorità degli sciiti iracheni a Najaf. A seguito dell’incontro tra Papa Francesco e l’Ayatollah Sistani a Najaf, l’Autorità suprema irachena ha pubblicato un comunicato sulle questioni sollevate durante l’incontro.
Riportiamo la dichiarazione:
L’incontro si è concentrato sulle grandi sfide che l’umanità deve affrontare in questa era e sul ruolo della fede in Dio Onnipotente, sui messaggi e sull’impegno verso alti valori morali nel superare queste sfide. L’Ayatollah Sistani ha parlato di ingiustizia, oppressione, povertà, persecuzione religiosa e intellettuale, soppressione delle libertà fondamentali e ingiustizia sociale, in particolare guerre, violenza, blocco economico e sfollamento di molte persone nella regione e in altre parti del mondo, in particolare il popolo palestinese nei territori occupati dai sionisti.
L’alto religioso sciita ha sottolineato il ruolo che i grandi leader religiosi e spirituali devono svolgere nel frenare queste catastrofi e cosa si può fare per persuadere le parti interessate, in particolare le grandi potenze, a dare la priorità alla ragione, alla saggezza e all’opposizione al linguaggio della guerra, all’espansionismo nel loro intrinseco. interessi a scapito del diritto alla vita, alla libertà e alla dignità delle persone.
Ayatollah Sistani ringrazia il Papa per la visita in Iraq
L’Alta Autorità irachena ha inoltre sottolineato l’importanza di sforzi concertati per rafforzare i valori di armonia, coesistenza pacifica e solidarietà umana in tutte le società, basati sulla promozione dei diritti e sul rispetto reciproco tra i seguaci di diverse religioni e tendenze intellettuali.
L’Ayatollah Sistani ha sottolineato il suo impegno nei confronti dei cittadini cristiani che, come tutti gli iracheni, vivono nella sicurezza e pace e nel pieno rispetto dei loro diritti fondamentali, e ha sottolineato il ruolo che le autorità religiose svolgono nel proteggere loro e tutti coloro che sono stati oppressi negli eventi degli ultimi anni, specialmente durante il periodo in cui i terroristi hanno occupato vaste aree in diverse province irachene e atti criminali lì. L’Autorità Suprema dell’Iraq augura buona fortuna e felicità al Papa e ai seguaci della Chiesa cattolica, e lo ha ringraziato per i suoi sforzi nel recarsi a Najaf per questa visita.
di Redazione