Onu sanziona le vittime e difende i carnefici
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Onu) ha votato all’unanimità per rinnovare per nove mesi le sanzioni contro diversi leader e alti funzionari del movimento di Resistenza yemenita Ansarullah, che guida il Paese dal 2014.
L’Onu ha adottato mercoledì scorso la risoluzione 2675 redatta in Gran Bretagna, consentendo che misure sanzionatorie di congelamento dei beni e divieto di viaggio nei confronti di determinate entità e individui yemeniti continuino fino al 15 novembre 2023.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha inoltre deciso di prorogare il mandato del gruppo di esperti che monitora le sanzioni fino al 15 dicembre.
Il Consiglio ha anche votato per estendere un embargo sulle armi che ha preso di mira i leader di Ansarullah dal febbraio 2022, a seguito degli attacchi di rappresaglia dell’esercito yemenita e dei suoi attacchi aerei contro l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.
Dopo il voto, il Consiglio si è riunito a porte chiuse per ascoltare i briefing di Hans Grundberg, l’inviato speciale dell’Onu per lo Yemen, e Joyce Msuya, l’assistente del segretario generale per gli affari umanitari, per discutere la situazione nel paese dilaniato dalla guerra.
Durante l’incontro, Grundberg ha affermato di essere stato incoraggiato dall’intensificazione dell’attività diplomatica regionale e internazionale per porre fine al conflitto nello Yemen, e secondo quanto riferito ha dato seguito a tali sforzi.
Crimini sauditi e complicità Onu
L’Arabia Saudita ha lanciato una devastante guerra contro lo Yemen nel marzo 2015 in collaborazione con un certo numero di suoi alleati e con il supporto di armi e logistica degli Stati Uniti e di diversi Stati occidentali.
L’obiettivo dell’aggressione era riportare al potere l’ex regime sostenuto da Riyadh e schiacciare il movimento di Resistenza Ansarullah, che ha gestito gli affari di Stato in assenza di un governo efficace nello Yemen.
Gli obiettivi criminali del regime saudita sono falliti nonostante l’uccisione di centinaia di migliaia di yemeniti e aver fatto sprofondare lo Yemen nella peggiore crisi umanitaria del mondo.
di Redazione