Onu condanna sistema di detenzione israeliano
L’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani, Zeid Ra’ad Al Hussein, ha criticato il cosiddetto sistema di detenzione amministrativa di Israele secondo il quale Tel Aviv detiene attualmente circa 440 bambini palestinesi.
Zeid Ra’ad Al Hussein ha invitato Israele a fissare una data per i detenuti o rilasciarli. Il capo dei diritti delle Nazioni Unite ha descritto come una violazione fondamentale dei diritti umani la detenzione amministrativa di Tel Aviv, condannando il regime israeliano per i suoi attacchi ai diritti dei palestinesi. Il funzionario Onu ha anche sottolineato che la detenzione senza processo deve immediatamente cessare. Il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite ha anche criticato la detenzione arbitraria di Israele e l’arresto di attivisti per i diritti umani e dei prigionieri.
Il Parlamento europeo si era già espresso nel 2013 sul caso di Arafat Jaradat, con una risoluzione in cui si legge: “Si esprime preoccupazione quanto ai detenuti palestinesi trattenuti in condizioni di detenzione amministrativa senza un’accusa; si sottolinea che tali detenuti dovrebbero essere accusati e processati, nel rispetto delle garanzie giudiziarie conformi alle norme internazionali, oppure essere rilasciati senza indugio”. Arafat Jaradat è deceduto il 23 febbraio 2013 nel carcere di Megiddo, dopo otto giorni di detenzione per aver tirato sassi contro bersagli israeliani. Sulle cause del decesso, al momento ancora controverse, pesa l’ipotesi della tortura.
La legge sulla detenzione amministrativa israeliana consente di imprigionare i palestinesi per periodi di sei mesi rinnovabili senza processo o accusa.
di Redazione