Nuova ondata di violenze nei Territori palestinesi occupati, cinque morti e dieci feriti
Ennesima giornata di sangue ieri nei Territori occupati palestinesi. Almeno cinque persone sono rimaste uccise e altre dieci feriti nel corso di scontri avvenuti a Tel Aviv e in Cisgiordania.
In un primo attacco con coltelli, due israeliani sono morti e altri due sono rimasti feriti in una sinagoga a Ben Tsavi Street, a sud di Tel Aviv.
In un altro scontro, tre persone sono state uccise e altri dieci feriti in Cisgiordania. Un palestinese ha aperto il fuoco contro un veicolo israeliano nei pressi dell’insediamento illegale di Gush Etzion. L’assalitore si è anche schiantato con la sua auto contro un gruppo di pedoni. Un israeliano, un palestinese, e un ragazzo di nazionalità americana hanno perso la vita nell’incidente. L’aggressore è stato ferito dalla polizia israeliana.
Le tensioni nei Territori palestinesi occupati si sono intensificate da quando il regime israeliano ha imposto nel mese di agosto delle restrizioni sull’accesso dei fedeli palestinesi alla Moschea di Al-Aqsa, a Gerusalemme.
Il mese scorso, il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha definito la recente ondata di scontri tra palestinesi e forze israeliane nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est, una nuova Intifada contro il regime di Tel Aviv.
Dall’inizio di ottobre, circa 90 palestinesi e quasi 20 israeliani sono rimasti uccisi nella recente ondata di violenze.