Niger, operativa nuova base droni Usa
È operativa l’enorme base militare per droni d’attacco in Niger, al confine con il deserto del Sahara. Si chiama Niger Air Base 201 ed è l’ultima creazione della Us Air Force, la forza aerea degli Stati Uniti, che ha deciso di investire 110 milioni di dollari in quello che sarà il fronte più all’avanguardia nella lotta Usa alla crescente “minaccia terroristica” nella vasta regione africana del Sahel.
La base è composta da tre hangar e da diverse passerelle e piste di comando per il decollo e l’atterraggio dei droni. Secondo quanto dichiarato da alcuni funzionari Usa all’Associated Press, sarebbe “il più grande progetto di costruzione delle forze armate nella storia degli Stati Uniti”.
Situata a pochi chilometri da Agadez e costruita su richiesta del governo del Niger, la base è entrata in funzione da alcuni mesi e ospita jet da combattimento e droni Mq-9, armati e non, con capacità di sorveglianza e un raggio d’azione che dovrebbe consentire di raggiungere diversi Paesi dell’Africa occidentale e settentrionale.
Il ruolo strategico del Niger nei piani Usa
Il Niger sta svolgendo un ruolo chiave nei piani Usa nella regione, tanto che il Pentagono ha deciso di raddoppiare il numero delle truppe nel Paese a circa 800 unità nel corso degli ultimi anni. Inoltre la base si trova proprio nel crocevia delle principali rotte per il trasporto di armi dalla Libia al nord del Mali. I media locali e lo stesso governo nigerino si aspettano una maggiore informazione sulle missioni militari statunitensi in Niger.
Il governo nigerino ha dichiarato che il Paese è aperto alla possibilità di far partire dal proprio territorio attacchi aerei effettuati con droni statunitensi contro gruppi terroristici come Daesh. Nonostante ciò, la crescente presenza militare statunitense in Niger sta suscitando crescenti preoccupazione da parte dei funzionari e della popolazione dell’ex colonia francese, ancora afflitta da notevoli problemi economici e sociali.
di Irene Masala