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Nell’Isil scattano le esecuzioni interne, centinaia di miliziani giustiziati

di Redazione

La follia criminale che ha contraddistinto il famigerato Stato islamico dell’Iraq e del Levante fin dalla sua fondazione, sembra che si stia ritorcendo contro il gruppo stesso. A conferma di ciò, l’esecuzione avvenuta giorni fa di un centinaio di miliziani del “califfato” ad opera dello stesso Isil, con l’accusa di mostrare poco fedeltà al gruppo.

Queste esecuzioni dimostrano come l’Isil stia attraversando un momento di grande confusione e difficoltà, grazie ai colpi inferti dagli eserciti di Iraq e Siria. I successi delle forze di sicurezza, oltre che delle varie milizie volontari – determinante il ruolo svolto dalle fazioni militari sciite –  che stanno combattendo contro l’Isil, ha portato alla liberazione di diverse aree e città che erano sotto il controllo del gruppo terroristico.

Nella strategica provincia irachena di Salahudin, che è in gran parte controllata dall’Isil, sta per scattare una vasta operazione militare per liberarla del tutto. Questa operazione aiuterà anche a riprendere il controllo della città di Mosul – dove l’Isil ha dichiarato il suo califfato – attraverso un’operazione più ampia.

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