Nato vuole espandere presenza in Iraq
I ministri della Difesa dei membri della Nato hanno riferito di un possibile aumento delle loro forze in Iraq. Nel corso di una conferenza online congiunta, i ministri hanno analizzato un piano per aumentare la presenza della Nato in Iraq e in Medio Oriente. Se questa risoluzione verrà votata, le forze aumenteranno da 500 a 4/5mila in Iraq.
Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ha dichiarato la scorsa settimana che si aspetta che i ministri dei membri della Nato approvino il disegno di legge e inviino più forze per la sicurezza dell’Asia occidentale. Il segretario generale ha sottolineato che questa missione si espanderà a seconda della situazione.
La Nato è in Iraq dal 2018 con il pretesto di una missione di addestramento e consulenza. Dopo l’assassinio del generale Soleimani e le preoccupazioni per la stabilità della regione e la pandemia del Covid-19, tutti i programmi di addestramento e di espansione hanno subito ritardi.
I sentimenti anti-americani sono aumentati in Iraq da quando gli Stati Uniti hanno assassinato il 3 gennaio 2020 a Baghdad il comandante iraniano, tenente generale Qassem Soleimani e il vice capo delle Unità di mobilitazione popolare irachena, Abu Mahdi al-Muhandis. Pochi giorni dopo, I legislatori iracheni hanno approvato all’unanimità un disegno di legge che impone il ritiro di tutte le truppe straniere dall’Iraq.
di Redazione