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Nato, la Trident Juncture riunisce un popolo in protesta

di Irene Masala

L’esercitazione della Nato, la Trident Juncture 2015, che vede riuniti gli eserciti di 28 paesi dell’Alleanza Atlantica, si è dovuta interrompere verso le 15 di ieri a causa dell’ingresso nella base militare di Capo Teulada di una decina circa di antimilitaristi.

L’azione è il risultato della manifestazione di protesta indetta da vari comitati locali alla quale hanno partecipato tra i 500 e i 1000 pacifisti. Manifestazione che non solo non è stata autorizzata dalla Questura di Cagliari, ma sono anche stati emessi fogli di via nei confronti di 12 antimilitaristi, costretti a non avvicinarsi alla zona. Secondo Vito Danilo Gagliardi, questore di Cagliari, quella della manifestazione sarebbe stata “una richiesta aleatoria senza un luogo di partenza preciso, un orario, un percorso con un corteo lungo il perimetro del Poligono che chiaramente non sarà autorizzato”. Alla presa di posizione del questore hanno risposto nei giorni scorsi Usb e Cobas Scuola: “La comunicazione della manifestazione è stata regolarmente consegnata. A parte alcune dichiarazioni alla stampa del questore non abbiamo ricevuto formalmente alcuna comunicazione negativa. Saremo a Teulada”.

E così è stato. Nonostante la capillare militarizzazione della zona, con lo schieramento di circa 250 uomini delle forze dell’ordine tra Carabinieri, Polizia, e Guardia di Finanza, le perquisizioni e la schedatura dei partecipanti, alle 11 il corteo partiva da Porto Pino diretto verso i tre autobus che la polizia aveva bloccato preventivamente perché trasportavano le 12 persone destinatarie dei fogli di via. Una volta recuperato il resto dei manifestanti, il corteo si è diretto tra canti e slogan verso il luogo delle esercitazioni, da cui si sentivano chiaramente le esplosioni e/o spari fin dalle dieci del mattino. L’imponente presenza di Polizia e Carabinieri in tenuta antisommossa non lasciava certo presagire quello che sarebbe accaduto da lì a un’ora dopo, quando una cinquantina di persone hanno tagliato per le campagne riuscendo a raggiungere le reti del poligono. Circa dieci di loro sono riusciti a entrare. Sono stati immediatamente bloccati e gettati a terra ma l’obiettivo ormai era stato raggiunto, la Trident doveva fermarsi e così è stato.

Il resto del corteo, rimasto sulla strada principale, ha subito cariche e manganellate nella disorganizzazione generale. 905521_10153713483458320_6289098602104674795_o

Questo è stato il grande successo della manifestazione di ieri, successo che i giornali locali e varie altre fonti hanno cercato di negare dichiarando che le esercitazioni erano state già interrotte alle 12:30, indipendentemente dall’ingresso nella base.

Fortunatamente la tecnologia non lascia scampo, il video pubblicato nell’articolo di The Depleted Island, progetto documentaristico sulle basi e servitù militari in Sardegna e altrove, non dà spazio a libere interpretazioni. Alle 15 le esercitazioni erano ancora in corso e i manifestanti stavano per entrare nella base.

Questo in breve il riassunto di ieri, una giornata importante nella lotta civile all’industria della guerra che non risparmia niente e nessuno.

Ed è anche un precedente importante che dimostra alla classe politica, locale e nazionale, che quando un popolo è unito anche l’intoccabilità di un’organizzazione internazionale come la Nato può venir meno.

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