Medio Oriente

Muos. Il ministero della Difesa americano condanna la protesta in Sicilia

“Lo sconfinamento illegale da parte di manifestanti in una struttura militare e la deliberata e irresponsabile distruzione della proprietà degli Stati Uniti hanno messo a rischio sia i manifestanti stessi che i soccorritori. Condanniamo tali azioni”. Così si legge in una nota del Ministero della Difesa degli Stati Uniti d’America che ha risposto alla protesta di oggi in Sicilia da parte di alcuni attivisti arrampicati nelle antenne del Muos, in costruzione a Niscemi, per “smontare” le stesse in segno di protesta. Le ragioni degli attivisti sono da attribuire al mancato rispetto, da parte del Pentagono, del blocco dei lavori nella zona naturale Sughereta, dopo la firma della revoca delle autorizzazioni da parte del Governo Crocetta, in attesa dei pareri dell’Istituto Superiore della Sanità. I due attivisti Turi e Nicola sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale nonostante gli stessi si sarebbero consegnati spontaneamente alla polizia intorno alle 17.30.

“La sicurezza e’ sempre stata una preoccupazione prioritaria degli Stati Uniti nella realizzazione del sito terrestre per l’antenna Muos, nei pressi di Niscemi. Comprendiamo le preoccupazioni relative alla struttura Muos sollevate da alcuni cittadini che abitano nella zona, ed e’ il motivo per cui stiamo cooperando a pieno con il Governo italiano, che sta realizzando un nuovo studio sull’impatto per la salute e che sara’ completato entro il 31 maggio 2013. Uno studio che siamo fiduciosi confermera’ la sicurezza della struttura Muos”.

E se ancora vi fossero dubbi, la nota prosegue sostenendo che le antenne del “MUOS sono indispensabili per le operazioni della Nato nel Mediterraneo e quindi per la sicurezza nazionale. Il loro funzionamento deve essere assicurato in ottemperanza a quanto convenuto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Dunque il messaggio che adesso si vuol diffondere è quello che il Muos è sicuro e non nuoce alla salute dei siciliani. Anni di proteste e sensibilizzazione, pubblicazioni di libri da parte di giornalisti e di saggi da parte di studiosi e Professori di diverse parti d’Italia, resi “futili” di fronte le affermazioni del Pentagono che per nulla al mondo vorrebbe perdere gli enormi investimenti del Governo in Sicilia, regione fulcro del Mediterraneo e storico terra di conquiste. Gli attivisti rispondono giustamente che, pur di fronte tali affermazioni non verificate, la sovranità del popolo “dovrebbe” avere la meglio sulle richieste o imposizioni di terzi nello stesso territorio definito, come nella nota, “di proprietà degli Usa”.

TAVOLA ROTONDA SUL MUOS A PALERMO: Nella stessa giornata si è tenuta a Palermo una tavola rotonda per discutere sul caso Muos. Un evento che ha visto la partecipazione di studiosi, medici ed esperti in campo elettromagnetico, tra cui il Professore Massimo Zucchetti, il dott. Rino Strano del Wwf e del movimento No Muos Sicilia e Gianpiero Trizzino, Presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars. Gli stessi sono d’accordo sul fatto che a non rispettare la legge sono gli stessi che continuano ad insistere sul proseguimento dei lavori e non coloro che, invece, hanno protestato per farla rispettare, manifestando pacificamente per i propri diritti.

di Redazione

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