Naim Qassem: forza di Hezbollah è intatta

Il segretario generale di Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem, ha affrontato un’ampia gamma di questioni, sottolineando la resilienza di Hezbollah, il suo impegno nel contrastare l’occupazione e lo spirito incrollabile del suo popolo. In un’intervista esclusiva con Al-Manar, Sua Eminenza ha dichiarato: “Il popolo della Resistenza è il più nobile e il più onorevole. Ora, capisco ancora di più il rapporto tra Sayyed Nasrallah e il popolo: è al di là delle parole”.
Un corteo funebre divino
Lo sceicco Naim Qassem ha sottolineato che la decisione di rinviare il funerale di Nasrallah per motivi di sicurezza è stata in ultima analisi determinata dall’evolversi delle circostanze. “Dopo il martirio di Sayyed Nasrallah, ci fu un coordinamento con Sayyed Hashem Safieddine e concordammo di posticipare il funerale per salvaguardare le persone. Col passare del tempo, la situazione richiese ulteriori ritardi.
Lo sceicco Naim Qassem ha descritto il funerale come qualcosa di più di un addio: è stato un giuramento di lealtà alla Resistenza. “Questa processione ha creato un ponte tra passato e futuro. Le persone non erano solo in lutto; stavano rinnovando il loro impegno”. Ha elogiato i sostenitori di Hezbollah, ricordando le famiglie che avevano perso i propri cari ma che erano rimaste risolute. Chi può sconfiggere un popolo del genere? Restiamo saldi, sempre davanti ai nostri nemici, sfidando ogni cospirazione”.
Supporto incrollabile
Lo sceicco Naim Qassem ha sottolineato l’enorme affluenza al funerale, con 20mila organizzatori che hanno gestito l’evento. Ha ringraziato Iraq, Iran, Palestina, Yemen, Tunisia e tutti coloro che si sono schierati in solidarietà, osservando che “anche quando le rotte aeree erano bloccate, le delegazioni iraniane hanno comunque trovato il modo di partecipare”.
Lo sceicco Qassem ha respinto le affermazioni secondo cui la Resistenza si sarebbe indebolita. “La Camille Chamoun Sports City di Beirut era gremita alle 6 del mattino. Questo funerale è stato un momento decisivo. Le persone possono dire quello che vogliono sulla vittoria o sulla sconfitta: ogni evento importante ha un significato, soprattutto la nostra pazienza strategica contro gli attacchi israeliani”. Ha ricordato il suo ultimo incontro con Sayyed Hassan Nasrallah il 18 settembre 2024 e la loro ultima telefonata il 21 settembre 2024.
“Dopo l’assassinio di Sayyed Nasrallah, ho parlato con Sayyed Hashem Safieddine della sepoltura e della transizione alla leadership. Ho proposto che assumesse il ruolo di segretario generale. Ma prima di qualsiasi annuncio formale, anche Sayyed Hashem è stato martirizzato. Quando ho saputo del suo assassinio, è stato come un terremoto: la mia vita è stata capovolta. Eppure, non ho provato paura o esitazione”, ha affermato Sheikh Qassem.
Resistenza e prontezza
Lo sceicco Qassem ha ribadito la forza militare di Hezbollah. “Dopo il martirio di Sayyed Hashem, ho contattato la nostra leadership militare e ho chiesto di essere informato su ciò che resta, non su ciò che abbiamo perso. La struttura di Hezbollah è vasta e le nostre capacità sono immense. Nonostante le sfide alla sicurezza, abbiamo rapidamente ripreso il controllo, condotto indagini interne facendo emergere i responsabili delle mancanze”.
Sua Eminenza ha rivelato che Hezbollah aveva modificato le sue strategie sul campo di battaglia, raggiungendo un accordo con la sua leadership militare per colpire le posizioni nemiche, compresi gli attacchi alla città occupata di Tel Aviv.
La sconfitta del nemico israeliano e il potere della Resistenza
Lo sceicco Qassem ha evidenziato i colpi diretti contro obiettivi israeliani, tra cui la città occupata di Tel Aviv e la residenza del primo ministro sionista Netanyahu, come un punto di svolta. “Israele ha cercato di negoziare dopo aver realizzato le nostre capacità. Non siamo entrati in questi colloqui da una posizione di debolezza. Non abbiamo mai voluto questa guerra, ma quando il nemico ha chiesto un cessate il fuoco, abbiamo negoziato mentre eravamo pienamente in grado di continuare la lotta”.
Sua Eminenza ha sottolineato la precisione di Hezbollah nel colpire siti militari, evitando obiettivi non militari nonostante la capacità di colpirli. “Abbiamo scelto di concentrarci su obiettivi militari per negare al nemico israeliano qualsiasi scusa per intensificare ulteriormente i suoi crimini”.
Resistenza: un cammino di sacrificio e vittoria
Affrontando le preoccupazioni sul futuro della Resistenza, Sheikh Qassem ha affermato: “La Resistenza è forte e continua, anche se ha sopportato sacrifici. Sì, abbiamo fatto grandi sacrifici, ma comprendiamo che affrontare Israele, gli Stati Uniti e i loro alleati richiede di pagare un prezzo. Siamo di fronte a una forza enorme che ha usato ogni mezzo di brutalità contro la Resistenza in Palestina e Libano”. Sua Eminenza ha sottolineato il pesante tributo pagato dal nemico israeliano, sia militarmente che economicamente. “Le loro vittime stanno aumentando, la loro economia è tesa e le loro forze stanno subendo perdite significative. Ciò conferma che la Resistenza rimane salda”.
Nessun accordo segreto nell’accordo di cessate il fuoco
Lo sceicco Qassem ha respinto le affermazioni di clausole segrete nell’accordo di cessate il fuoco. “L’accordo menziona esplicitamente ‘a sud del fiume Litani’ cinque volte. Questo è il quadro a cui aderiamo”. Ha respinto le speculazioni sugli accordi tra Stati Uniti e Israele, affermando che il cessate il fuoco rientra nella risoluzione ONU 1701. “Durante il periodo di 60 giorni, l’occupazione israeliana ha commesso molteplici violazioni. L’esercito libanese ha ripetutamente espresso la sua disponibilità a schierarsi, ma il nemico israeliano lo ha bloccato”.
La Resistenza non si arrenderà
Sheikh Qassem ha ribadito l’impegno di Hezbollah a resistere all’occupazione. “Se il nemico israeliano continua la sua occupazione, incontrerà la resistenza dell’esercito, del popolo e della Resistenza. Alcuni credono che la diplomazia da sola possa ottenere la liberazione, ma la storia dimostra il contrario. La Resistenza è ciò che ha costretto l’occupazione israeliana a lasciare il Libano meridionale nel 2000”.
“Viviamo insieme in questa terra e continueremo a difenderla insieme. La brutalità di Israele ha messo a tacere alcune voci? Non importa: la Resistenza non si fermerà mai e noi non ci arrenderemo mai”, ha sottolineato Sheikh Qassem.
I valori incrollabili di Hezbollah
Lo sceicco Qassem ha sottolineato che Hezbollah rimane saldo nei suoi principi e nelle sue convinzioni fondamentali, che guidano le sue azioni in risposta alle mutevoli circostanze.
“Siamo impegnati nei principi della Wilaya (leadership) e nella ricomparsa dell’Imam Mahdi e portiamo i veri valori islamici, come insegnato dall’Imam Khomeini e dall’Imam Khamenei. Il nostro obiettivo è quello di elevare la nostra società rafforzando il nostro rapporto con l’Imam Mahdi e aderendo agli autentici insegnamenti islamici”.
Ha ribadito che Hezbollah è profondamente impegnato nella liberazione della terra e nella Resistenza all’agenda espansionistica dell’occupazione israeliana, che minaccia non solo la Palestina ma l’intera regione. “La nostra missione non è solo quella di aiutare i palestinesi a liberare la loro terra, ma anche di proteggere la nostra. Staremo al loro fianco come parte del nostro più ampio interesse nazionale”.
L’impegno di Hezbollah per il futuro del Libano
Riguardo alla situazione interna del Libano, lo sceicco Qassem ha affermato la dedizione di Hezbollah alla costruzione di uno Stato capace e giusto. “Crediamo nella creazione di uno Stato che sia in grado di garantire gli interessi del popolo. La nostra partecipazione alle elezioni parlamentari e municipali è stata parte integrante di questa visione e riflette la nostra esperienza pionieristica”, ha affermato Sua Eminenza.
Naim Qassem: la Resistenza di Hezbollah non vacilla
Sheikh Qassem ha sottolineato che la Resistenza di Hezbollah non vacillerà. “Quando diciamo che la Resistenza continua, intendiamo che rimane forte sul campo. I giovani della Resistenza sono ancora presenti e attivi, dimostrando che la Resistenza è viva e incrollabile”. Ha sottolineato che i principi fondamentali di Hezbollah rimangono invariati, anche se gli approcci tattici potrebbero adattarsi alle circostanze. “Siamo in una nuova fase, ma i nostri principi fondamentali sono costanti. La Resistenza non svanirà, perché senza di essa, il Libano cesserebbe di esistere”.
Lo sceicco Qassem ha anche accennato alla pazienza strategica di Hezbollah, osservando: “Anche nelle aree occupate, la resistenza troverà una via. Aspetteremo il momento giusto”. Riguardo all’evoluzione dell’equilibrio di potere, ha osservato: “Oggi emergono nuove equazioni, ma non permetteremo che si consolidino a favore degli interessi israeliani. Al contrario, lavoreremo per garantire che queste equazioni proteggano il nostro futuro”.
Ha assicurato al popolo libanese di restare calmo e fiducioso, poiché i loro leader e i loro giovani possiedono la forza, l’intelligenza e la fede per agire al momento giusto. “La Resistenza oggi è più forte e più eroica che mai, perché siamo pazienti. Nessuno crede che sia una sconfitta; è una decisione perché la nostra presenza e le nostre capacità sono intatte”.
La risposta di Hezbollah alle pressioni degli Stati Uniti
“Gli Usa ci stanno mettendo una grande pressione, usando i loro strumenti regionali. Ma affronteremo questa sfida nel modo appropriato.” Ha risposto ai tentativi degli Stati Uniti di escludere Hezbollah dal governo libanese, affermando: “Nonostante l’opposizione americana, facciamo parte del governo e continueremo ad agire nel migliore interesse del Libano”.
Sulla questione della normalizzazione, ha chiarito: “La normalizzazione con certi Paesi non è una nostra preoccupazione. Chi sceglie questa strada pagherà un prezzo con gli Stati Uniti e Israele”.
Rafforzare i legami del Libano con l’Iran e le riforme interne
Qassem ha inoltre ribadito l’importanza del rapporto con l’Iran, definendolo “una nazione amica che ci fornisce il supporto di cui abbiamo tanto bisogno”. Lo sceicco Naim Qassem ha espresso l’impegno di Hezbollah a continuare la collaborazione con lo Stato libanese su varie questioni, tra cui la riapertura dei voli diretti con l’Iran e il lavoro per affrontare le sfide interne del Libano.
Per quanto riguarda gli affari politici interni del Libano, ha sottolineato: “Vogliamo ricostruire il nostro Paese e risolvere i suoi problemi. Sosteniamo l’istituzione di meccanismi per nominare funzionari basati sul merito e sulla trasparenza”.
Ha ribadito il ruolo fondamentale di Hezbollah nel panorama politico libanese, affermando: “Hezbollah e il movimento Amal, insieme ai nostri alleati, rappresentano una parte significativa del Libano e non possiamo essere messi da parte in nessuna nomina politica”.
“Abbiamo collaborato con altri durante le elezioni presidenziali e la formazione del governo. È troppo presto per valutare il nostro rapporto con il Primo Ministro, ma con il Presidente c’è un rapporto positivo. Il nostro obiettivo è ricostruire il Paese e affrontare i suoi problemi”.
La posizione di Hezbollah su armamenti e difesa
Lo sceicco Qassem ha ribadito la ferma posizione di Hezbollah sugli armamenti, sottolineando che le armi dovrebbero essere esclusivamente nelle mani dell’esercito libanese e delle forze di sicurezza interna. “Rifiutiamo la logica delle milizie”, ha affermato, ribadendo che Hezbollah vede l’occupazione israeliana come una minaccia per il Libano.
“Non abbiamo alcun problema con l’esercito libanese; la Resistenza deve continuare a proteggere la nostra terra. Non consideriamo la dichiarazione del Presidente sulla proprietà esclusiva delle armi come rivolta a noi”.
Elezioni libanesi
Per quanto riguarda le elezioni municipali e parlamentari, lo sceicco Naim Qassem ha affermato l’impegno di Hezbollah a partecipare alle elezioni municipali, insieme agli alleati del Movimento Amal, in linea con l’accordo tra il Presidente Nabih Berri e il martire Sayyed Hassan Nasrallah. Ha espresso sostegno all’attuale legge elettorale del Libano, con apertura a nuove proposte.
Alleanze politiche e unità nazionale
Sulle alleanze politiche, Sheikh Qassem ha elogiato la posizione del Progressive Socialist Party sull’aggressione israeliana e sulla Siria, notando le relazioni positive in corso con il Free Patriotic Movement, il Marada Movement e personaggi della comunità sunnita, come Talal Arslan e Wiam Wahhab. Ha sottolineato gli sforzi di Hezbollah per mantenere l’unità nazionale ed evitare conflitti interni.
Ricostruire il Libano dopo l’aggressione israeliana
Riflettendo sulla ricostruzione del Libano dopo gli attacchi israeliani, lo sceicco Naim Qassem ha chiarito: “Lo Stato è responsabile della ricostruzione, senza alcuna condizione imposta da altri. La Resistenza è sempre rimasta ferma contro l’aggressione e ha sostenuto Gaza senza istigare la guerra”. Sua Eminenza ha ribadito che Hezbollah, in collaborazione con Amal, è impegnato a ricostruire il Paese e ad assicurare le riforme.
Sviluppi regionali e globali
Per quanto riguarda gli sviluppi regionali e globali, Sheikh Qassem ha criticato l’approccio di Trump agli affari globali, evidenziando la sua arroganza nel gestire le relazioni internazionali. Ha sottolineato che Israele, in quanto strumento degli Stati Uniti, avrebbe sopportato le conseguenze di un’ulteriore escalation, soprattutto in relazione all’Iran.
Sulla Siria, lo sceicco Qassem si è astenuto dal commentare il successo o il fallimento della situazione siriana, ma ha auspicato la stabilità in Siria per frenare l’espansione israeliana. Ha confermato il non intervento di Hezbollah in Siria, pur riconoscendo la possibilità di una Resistenza siriana contro Israele.
Messaggio ai combattenti e ai sostenitori di Hezbollah
Nel suo messaggio ai combattenti e ai feriti, lo sceicco Naim Qassem ha espresso orgoglio per i combattenti della Resistenza e per il loro incrollabile impegno nella missione di Hezbollah, in particolare per coloro che sono rimasti feriti nelle esplosioni dei pagers. “Voi siete i martiri viventi e la vostra resilienza è la fonte della nostra forza”.
Alle persone e ai sostenitori della Resistenza, Sheikh Naim Qassem ha concluso: “La forza della Resistenza risiede in voi. Restate forti e uniti. Chi guarda in alto non guarda mai in basso”.
di Redazione