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Musulmani del mondo festeggiano Eid al-Mab’ath

Oggi ricorre l’occasione propizia dell’Eid al-Mab’ath, l’anniversario del giorno in cui il Profeta Muhammad è stato scelto come messaggero di Dio. Eid al-Mab’ath è un giorno festivo in Iran. I musulmani in tutto il mondo stanno organizzando celebrazioni per commemorare questa festività.

Musulmani visitano luoghi santi

In questo giorno, gli iraniani si riuniscono nelle città e nei luoghi santi, tra cui Mashhad e Qom, per partecipare a feste religiose. Le persone celebrano l’evento radunandosi nelle moschee per vari programmi, visitando amici e familiari, distribuendo regali ai bambini e diffondendo gioia con rituali diversi per ogni regione.

Prima della sua missione profetica, Muhammad si ritirava spesso nella grotta di Hira fuori dalla città santa della Mecca, in Arabia Saudita, per pregare Dio e riflettere sulla vita. Era particolarmente preoccupato per i disordini sociali, l’ingiustizia, la discriminazione diffusa, i combattimenti tra le tribù e gli abusi delle autorità tribali prevalenti nell’Arabia pre-islamica.

Aveva quasi 40 anni il 10 agosto 610 d.C. quando l’angelo Gabriele discese e gli chiese tre volte di leggere il santo Corano che gli era stato rivelato. Maometto, che non sapeva leggere e scrivere, fu allora in grado di leggere per intero e cominciò a insegnare agli altri le sante parole di Dio.

Fu allora che Gabriele consegnò i primi versetti del Sacro Corano al Profeta:

“Leggi nel nome del tuo Signore che ha creato”. (96:1); “Ha creato l’uomo da un grumo”. (96:2); «Leggi e il tuo Signore è onoratissimo» (96,3); «che insegnava a scrivere con la penna» (96,4); “Ha insegnato all’uomo ciò che non sapeva.” (96:5)

Questo segnerebbe l’inizio della missione profetica del Profeta Muhammad come sigillo dei Profeti e la rivelazione del Corano come l’ultimo libro di Dio, completando le precedenti rivelazioni della Bibbia e della Torah.

Il profeta aveva il compito di trasmettere il messaggio di pace all’umanità e di dichiarare l’Unità di Allah agli idolatri e ai politeisti del mondo. Fu inviato per confermare gli insegnamenti essenziali del monoteismo predicati dai profeti precedenti, tra cui Adamo, Abramo, Mosè e Gesù.

di Redazione

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