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Reuters “fabbrica” di menzogne

Reuters – Mentre la macchina criminale israeliana, con il sostegno dell’Occidente, ha ucciso oltre 14.500 cittadini di Gaza in 47 giorni – due terzi dei quali donne e bambini – i media occidentali fungono da macchina per insabbiare il genocidio e giustificare i crimini di Israele.

Naturalmente, la propaganda e le operazioni psicologiche in guerra non sono un fenomeno nuovo, e anche i media occidentali devono essere considerati parte delle forze coinvolte in questa guerra. Una forza che cerca di sostenere i crimini di Israele a Gaza con scuse inconsistenti e inaccettabili come “il diritto all’autodifesa”.

Tentativi di fomentare divisioni tra la Resistenza

Una di queste operazioni psicologiche è stata effettuata dalla Reuters il 15 novembre. La Reuters ha affermato in un articolo che l’Ayatollah Khamenei, il leader dell’Iran, si è lamentato in un recente incontro con Ismail Haniyeh a Teheran che Hamas non aveva informato l’Iran dell’operazione “Al-Aqsa Storm“.

Innanzitutto va detto che si tratta di una notizia tendenziosa e poco professionale. Informazioni accurate ricevute dal Tehran Times indicano che tale affermazione non era vera e tale questione non è stata nemmeno discussa durante la riunione.

Questa fake news può essere esaminata da due prospettive. In primo luogo, seminare discordia sul fronte nemico è una tecnica antica e perenne. Entrambe le parti in conflitto cercano di indebolire l’unità e la coesione della parte avversaria attraverso vari metodi, soprattutto attraverso operazioni psicologiche. Anche le fake news di Reuters possono essere analizzate da questo punto di vista; un tentativo di creare discordia tra la Repubblica Islamica dell’Iran e la Resistenza palestinese. In realtà, Reuters cerca di far finta che Hamas non si fidi dell’Iran e anche l’Iran si lamenta di questa mancanza di fiducia.

In secondo luogo, la discussione è legata alla storia di Reuters a questo riguardo. Mohammad Javad Zarif, l’ex ministro degli Esteri iraniano, che ha sempre cercato di adottare un approccio equilibrato nei confronti dei media stranieri, non è rimasto in silenzio di fronte alle infondate notizie della Reuters. Il 24 luglio 2018, Zarif ha dichiarato: “Sappiate che Reuters produce ogni giorno 50 bugie sull’economia iraniana”.

Il lungo elenco di bugie della Reuters sull’Iran

Si può presentare un elenco molto lungo di bugie della Reuters sull’Iran: l’affermazione di 1.500 morti negli eventi di novembre 2019, l’affermazione di cecchini iraniani che hanno sparato ai manifestanti iracheni nell’ottobre 2019, l’affermazione di aver trasferito missili balistici dall’Iran all’Iraq nell’agosto 2018, la denuncia di un attacco di droni contro Aramco dall’Iran meridionale nel novembre 2019, ecc.

Sono solo alcuni esempi delle bugie della Reuters contro l’Iran. È interessante notare che Reuters spesso attribuisce le sue bugie a tre fonti anonime. Quindi, secondo Reuters, una bugia diventa credibile se viene attribuita a tre persone!

Il fatto che i media occidentali più radicati e professionali, quando si tratta dell’Iran e dei suoi problemi, metta da parte i propri principi e le proprie strutture e trasformi i propri sogni in uno strumento di vile propaganda, è una questione separata e importante che deve essere affrontata in modo indipendente.

di Redazione

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