Miopia israeliana. Ya’alon: Hezbollah può colpire qualsiasi punto del Paese
Il ministro degli affari strategici israeliano Moshe Yaalon ha dichiarato la scorsa notte, che gli Hezbollah libanesi posseggono decine di migliaia di razzi a lungo e medio raggio, capaci di colpire qualsiasi area di Israele. La forza missilistica della resistenza libanese si è evoluta nel corso degli ultimi anni, il governo israeliano è consapevole che la prossima battaglia sul fronte settentrionale del Paese, sarà molto diversa rispetto il conflitto del 2006.
Yaalon ha sottolineato che il comando militare israeliano deve attenzionare le forti capacità militari possedute dal movimento libanese, con la consapevolezza che in un futuro quanto probabile conflitto con Hezbollah, si svilupperà una guerra prolungata e di più ampia portata.
Ancora oggi, malgrado le pesanti e continue “batoste” incassate da Israele negli ultimi confronti militari, tra i governanti israeliani non emerge altro che il timore e la consapevolezza del potenziale bellico della resistenza libanese. Ci stupisce che una potenza come Israele, il cui esercito tra i più potenti al mondo (forse non più), guidato da esperti analisti militari, si preoccupi solo di quante migliaia di missili cadranno in tutto Israele.
Israele fa fatica a considerare che oltre ai razzi e ai missili, c’è la fede e il credo di un popolo che lei stessa ha martoriato e avvilito per decenni, c’è una causa che unisce un popolo pronto a tutto. La resistenza libanese non sono 50 o 70mila razzi, sono milioni di persone che hanno saputo ricostruire le loro case ad ogni aggressione israeliana, hanno seppellito i loro figli migliori e non hanno mai abbandonato la loro terra.
Oggi sono più forti che mai, e questa forza non nasce dalle armi dei loro arsenali, ma dalla fede che portano dentro i loro cuori. Si sforzi Israele e provi a capire il dolore che ha causato, si confronti per una volta su questo campo, poichè nella prossima battaglia non ci saranno solo i missili a colpire Israele, ma la volontà di un popolo a cui Israele non ha mai lasciato nessuna alternativa. Questo è il vero arsenale della resistenza libanese.