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Migranti tenuti in gabbia in Bulgaria

Diverse testate giornalistiche europee hanno rivelato prove video di guardie di frontiera bulgare che detengono illegalmente migranti in una gabbia, sotto l’occhio vigile dell’agenzia di frontiera europea Frontex.

I filmati diffusi dai giornalisti suggeriscono che i funzionari del servizio di frontiera dell’UE – noto anche come Frontex con sede a Varsavia – erano a conoscenza della situazione ma non sono intervenuti.

La notizia è stata diffusa da Le Monde, insieme a Lighthouse Reports, Monitor, Der Spiegel e molti altri canali. I giornalisti sono riusciti a filmare i migranti che erano tenuti in una gabbia fatta di sbarre di ferro tra il 15 ottobre e il 25 novembre. La prigione improvvisata si trova nella città bulgara sudorientale di Sredets, vicino al confine con la Turchia nei locali di un complesso di polizia. Il filmato mostra decine di persone tenute nella gabbia disseminata di immondizia e detriti.

Gli agenti di Frontex pare fossero a conoscenza delle condizioni dei migranti, visto che sul posto è stata avvistata un’auto con i contrassegni dell’agenzia. Secondo un documento interno di Frontex ottenuto dai giornalisti, dieci dei suoi agenti sono stati schierati in modo permanente a Sredets dalla fine di marzo 2022. Le Monde ha affermato di aver contattato l’agenzia, che ha insistito sul fatto che le sue attività si limitassero alle operazioni di sorveglianza delle frontiere e non ha elaborato sulla sua presenza a Sredets.

Migranti vittime di abusi

I giornalisti sono anche riusciti a intervistare separatamente quattro cittadini siriani e afghani a Türkiye, tutti affermano di essere stati detenuti per ore e sottoposti a vari abusi. Frontex ha già riconosciuto le accuse e ha promesso di indagare su di esse. “Frontex tratta seriamente qualsiasi segnalazione di presunte violazioni dei diritti fondamentali”, ha riferito all’agenzia all’AFP. 

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, l’Unhcr, ha dichiarato all’AFP di non essere a conoscenza del rapporto dei media, ma di essere ancora “profondamente preoccupata per queste accuse”, invitando “gli Stati interessati a indagare su tutte le denunce di violazione e abuso”.

“L’Unhcr è pronta a fornire supporto agli Stati e alla Commissione europea nella creazione di meccanismi di monitoraggio indipendenti per l’indagine su tali incidenti”, ha aggiunto l’organismo di vigilanza delle Nazioni Unite.

Frontex ha segnalato quest’anno un aumento degli ingressi irregolari nel blocco, registrando circa 281mila arrivi a ottobre. La cifra rappresenta un aumento del 77% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Quasi la metà dei migranti illegali è entrata nell’Ue attraverso la cosiddetta rotta dei Balcani occidentali, con il numero di arrivi al massimo dalla crisi dei rifugiati del 2015.

di Redazione

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