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Lotta al terrorismo? Gli Usa vendono 22mila bombe all’Arabia Saudita

di Salvo Ardizzone

Il Dipartimento di Stato Usa ha firmato un accordo per la fornitura all’Arabia Saudita di 22mila smart bomb (bombe intelligenti), destinate ad essere impiegate nei brutali bombardamenti che Riyadh da mesi sta conducendo in Yemen e in quelli mai avviati (e mai avvierà) che “dovrebbe” condurre in Siria.

Il contratto, addizionale ai tanti già siglati e del valore di 1 miliardo e 290 Ml di dollari, comprende 1000 Cbu-10 Paveway II a guida laser, 5mila kit Jdam per trasformare bombe ordinarie in bombe guidate a guida gps, oltre ad altri ordigni.

La Defence Security Cooperation Agency del Pentagono, che sovrintende alla vendita di armamenti Usa all’estero, ha dichiarato che l’aviazione saudita è attualmente a corto di armi a seguito del lungo impegno in Yemen; la fornitura gli permetterà di continuare e con maggiore efficacia i bombardamenti.

Dal 26 marzo l’Arabia Saudita, alla testa di un gruppo di Paesi da lei prezzolati, sta effettuando raid terroristici su zone residenziali ed infrastrutture civili allo scopo di fiaccare la Resistenza yemenita e rimettere al potere Mansur Hadi, l’ex presidente suo fantoccio.

I continui attacchi indiscriminati ed il blocco imposto al Paese, hanno già provocato oltre 7mila morti, immense distruzioni ed un’emergenza umanitaria senza precedenti che mette a rischio carestia la popolazione martoriata. Tutto questo, malgrado le ripetute, drammatiche, denunce della Croce Rossa e di numerosi organismi internazionali, è caduto nel sostanziale disinteresse della comunità internazionale, Onu in testa.

Nella sostanza, Washington sta fornendo la più ampia copertura politica e diplomatica ai crimini di Riyadh, a compensazione dell’accordo sul nucleare iraniano. Per la stessa motivazione, e per la felicità della potente lobby Usa degli armamenti, la Casa Bianca ha approvato recentemente colossali contratti per la fornitura d’ogni tipo di sistema d’arma: a settembre per 5,4 Mld, a ottobre per 11.

Un piccolo e povero Paese, che aspira solo ad essere libero e a decidere da sé il proprio destino, viene sacrificato col peggiore cinismo alle brame di potere di una monarchia corrotta e criminale.

Questi sono gli Usa, che s’atteggiano a paladini della democrazia; questa è l’Arabia Saudita, grazie al suo petrolio considerata partner “credibile” e “moderato” dell’Occidente.

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