Medio OrientePrimo Piano

Lo hanno bruciato vivo

di Redazione

Provoca sconcerto il risultato dell’autopsia effettuata sul corpo di Mohammad Abu Khdeir, il ragazzo palestinese di appena 16 anni rapito e ucciso nei giorni scorsi a Gerusalemme est, da coloni israeliani. L’esame autoptico e’ stato condotto presso all’Istituto legale Abu Kabir in presenza del perito palestinese Sabir al-Aloul, ed accerta che il ragazzino è stato bruciato vivo.

Il corpo del giovane palestinese presenta anche una ferita alla testa, ma la morte e’ stata causata dal rogo, ha riferito il procuratore generale palestinese, Muhammad Abd al-Ghani Uweili.

E continua la violenza, sia Cisgiordania che nella Striscia di Gaza, i palestinesi arrestati dal giorno del presunto sequestro dei tre coloni sono quasi 700. I raid su Gaza sono ormai giornalieri, i governanti palestinesi restano assolutamente inermi – come sempre – di fronte a questa ennesima e premeditata aggressione contro il popolo palestinese. Tutti, nessuno escluso, attori nazionali e internazionali, stanno lasciando campo aperto ad un nuovo confronto armato.

Oggi, nei villaggi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, si piange l’atroce martirio di un piccolo innocente, l’ennesimo tributo di sangue versato per questa Terra. E mentre fioccano commenti, finte condanne ed appelli alla Pace, l’unica strada percorribile, l’unica alternativa lasciata al popolo palestinese, è stata già intrapresa.

Tags
Mostra altro

Articoli correlati

Back to top button
Close
Close

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi