L’Iran per i rifugiati: sanità ed istruzione
Sanità ed istruzione. Questi i servizi primari che la Repubblica Islamica di Iran da anni cerca di offrire alle migliaia di rifugiati presenti sul suo territorio. In Iran il numero dei rifugiati che ha ricevuto una adeguata istruzione è pari al 60 per cento, di cui il 46,5 composto da donne di diverse fasce di età. Una notizia accolta con entusiasmo da Ahmad Mohammadi Far, direttore dell’Ufficio per gli Stranieri e gli Immigrati del Ministero dell’Interno iraniano.
“In conformità con una direttiva emanata dal leader della Repubblica Islamica d’Iran (Ayatollah Seyyed Ali Khamenei), stiamo assistendo ad un significativo passo avanti nel campo della formazione degli immigrati in Iran” ha dichiarato il funzionario.
Il Ministero, in collaborazione con diverse organizzazioni non governative, sta operando al fine di intercettare tutti quei bambini che sono stati privati dell’istruzione. Mohammadi Far ha inoltre sottolineato che sono state adottate misure efficaci circa l’assicurazione sanitaria per i rifugiati in Iran.
Numeri importanti quelli riportati da Samad Haj Jabbari, direttore generale per gli studenti non iraniani presso il Ministero della Scienza, Ricerca e Tecnologia, che ha parlato di una presenza di circa 24mila studenti stranieri nelle università iraniane oggi, di cui 19mila afghani.
L’attenzione che l’Iran pone nei confronti dei profughi che accoglie, in particolar modo quelli afghani (per l’importanza numerica) non è cosa nuova. Solo pochi mesi fa il rappresentante dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) in Pakistan, Indrika Ratwatte ha elogiato il continuo sostegno di Teheran per i rifugiati afghani residenti in Iran.
Nel gennaio 2016, in un incontro con l’Amministratore delegato del governo dell’Afghanistan, Abdullah Abdullah, l’Ayatollah Khamenei ha stabilito che a tutti i bambini afghani in Iran fosse garantito l’accesso all’istruzione indipendentemente dal loro stato di diritto.
Nel corso degli ultimi decenni l’Iran ha ospitato un gran numero di rifugiati afghani, fuggiti da guerre e conflitti nel loro paese. Oggi più di 350mila bambini afghani frequentano regolarmente la scuola ed altri 45mila, seppur sprovvisti di regolari documenti, sono stati autorizzati ad iscriversi presso un istituto pubblico iraniano, per la prima volta lo scorso anno.
Durante il Summit delle Nazioni Unite per i Migranti e i Rifugiati tenutosi nel settembre del 2016, il ministro dell’Interno iraniano Abdolreza Rahmani Fazli ha posto l’accento sulle pratiche di accoglienza con cui Teheran ha fatto fronte ad ondate massicce di profughi provenienti dai vicini Afghanistan e Iraq. Atteggiamento che annovera l’Iran tra gli Stati leader nella storia degli aiuti umanitari, ancor più se si pensa che la parte significativa del sostegno economico per fornire tutto il necessario, dal cibo, alle medicine, passando per l’istruzione ai rifugiati presenti in terra iraniana non arriva dalle Nazioni Unite, né da altri organi internazionali, le cui tasche hanno coperto poco più del 3 per cento della spesa effettiva.
di Mafalda Insigne