Lieberman: “Non siamo pronti ad affrontare Hezbollah”
Beirut – Il ministro della guerra israeliano, Avigdor Lieberman, ha avvertito che i fronti nord dell’entità sionista sono gravemente impreparati ad affrontare una guerra contro Hezbollah.
“La preparazione migliore è al Sud, nell’area intorno alla Striscia di Gaza. La situazione peggiore è al Nord”, ha dichiarato giorni fa nel corso di una conferenza organizzata da Yediot Aharonot, il ministro della guerra israeliano, Avigdor Lieberman. Il politico ha inoltre affermato che dalla Seconda Guerra del Libano del 2006, il governo ha investito circa 485 milioni di dollari in strutture nel sud di Israele attorno alla Striscia di Gaza, dove vivono 46mila coloni.
“In altre parole, abbiamo investito 37 volte di più nel perimetro di Gaza rispetto al Nord”, ha dichiarato Lieberman, aggiungendo che lo squilibrio di spesa è stato nonostante la forza, la portata e la quantità di armi nelle mani di Hezbollah, che differiscono significativamente da quelle usate da Hamas. “Da quando sono diventato ministro della Difesa, ho tenuto 52 incontri e discussioni sulla questione della protezione del fronte interno, ne posso fare altri 48 e questo non cambierà la situazione”, ha dichiarato Lieberman.
Le paure di Israele
Nel novembre scorso, Lieberman ha accusato il ministero delle Finanze israeliano di aver bloccato l’attuazione di una decisione del governo del 2014 per aumentare la protezione, in particolare per gli insediamenti nel nord del Paese. Secondo i rapporti israeliani, il confine settentrionale ha visto una relativa calma dalla guerra del 2006, ma l’esercito lo considera comunque il più esplosivo. Molti analisti militari israeliani sono certi che la prossima guerra nel Nord non sarà limitata a un fronte, ma coinvolgerà l’intero confine settentrionale sia con il Libano che con la Siria.
L’esercito israeliano si aspetta anche che durante la prossima guerra con Hezbollah, il Partito di Dio proverà a portare la battaglia sul fronte interno infiltrandosi nelle unità di insediamento israeliane. L’efficienza militare di Hezbollah è più che nota, i primi a riconoscerlo sono gli israeliani che hanno dovuta sperimentarla a proprie spese; nella guerra in Siria, durante i primi anni dell’aggressione, sono stati i combattenti di Hezbollah a salvare una situazione che sembrava irrimediabilmente compromessa.
di Giovanni Sorbello