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Libia: le figlie minori date all’Isis in cambio di protezione

di Redazione

Il quotidiano britannico “The Times” ha riferito che nella città libica di Derna diverse famiglie danno le loro figlie ai terroristi dell’Isis in cambio di protezione. Secondo alcune associazioni di medici della città, gli estremisti obbligano le giovani ragazze a sposarli in cambio di protezione per le loro famiglie.

Nel 2013 si è registrato un caso di matrimonio con minorenni ogni tre settimane, ma da quando il fenomeno Isis ha avuto una proliferazione nella città di Derna, il numero dei matrimoni “combinati” con ragazze minorenni è arrivato a 15 ogni tre settimane. Organizzazioni per i diritti umani hanno registrato anche un caso di una bambina di 12 anni violentata dai terroristi.

Il problema ha avuto inizio quando gli estremisti hanno preso la città nel 2013 in seguito alla fuga da parte di esercito, polizia ed istituzioni. In città si sono registrati anche numerosi casi di aborto e di neonati morti precocemente a causa di malattie.

Il caos e le violenze nel Paese vengono alimentate grazie anche alla totale assenza delle istituzioni, e alle forti ingerenze perpetrate da diverse potenze mondiali sul Paese mediterraneo.

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