Libano ricorda l’operazione “Verità promessa”
Il Libano ricorda oggi l’operazione “Verità Promessa” avvenuta nel luglio 2006 nella città di confine meridionale di Ayta Al-Shaab. L’operazione transfrontaliera di Hezbollah portò all’uccisione di tre israeliani e alla cattura di altri due.
Il raid venne seguito da una brutale aggressione militare israeliana contro il Libano durata 33 giorni. Nel corso della battaglia emersero gli eroici combattenti della Resistenza e una fermezza popolare senza precedenti.
Alle 9:05 (ora di Beirut) di mercoledì 12 luglio 2006, i combattenti della Resistenza spararono un razzo contro un veicolo corazzato israeliano, in un’operazione supervisionata dal comandante militare di Hezbollah, Hajj Imad Mughniyeh. Il video diffuso da Hezbollah Military Media, mostra la scena dell’operazione.
È stata soprannominata “Operazione Verità Promessa” in riferimento alla promessa del Segretario Generale Sayyed Hassan Nasrallah di liberare i prigionieri libanesi nelle carceri israeliane, tra cui Samir Al-Kuntar, il detenuto arabo più longevo dell’occupazione israeliana. Ennesima promessa mantenuta, Al-Kuntar venne rilasciato nel luglio 2007 nel corso di uno scambio di prigionieri.
di Redazione