Libano: Hezbollah apre al dialogo per fermare la violenza nel Paese
La situazione di forte tensione che si sta vivendo in tutto il Medio Oriente, Libano compreso, ha portato il movimento Hezbollah e il partito Futuro ad avviare una serie di colloqui per cercare di estirpare il cancro della violenza e della sedizione nel Paese dei Cedri. Tra i punti principali in discussione c’è il piano di sicurezza – mai del tutto attuato – che il governo ha predisposto nel turbolento nord del Paese.
Un comunicato emesso dopo i primi colloqui, conferma che le due parti hanno concordato di continuare ad attuare il piano di sicurezza delineato dal governo per ripristinare la sicurezza nel Libano del nord. L’anno scorso, la città settentrionale di Tripoli è stata teatro di violenti scontri tra i sostenitori e gli oppositori del presidente siriano Bashar al-Assad. I gruppi terroristici hanno usato la violenza per creare tensione nella zona effettuando diversi attacchi contro i civili e l’esercito libanese.
Hezbollah ha permesso all’esercito libanese di dispiegare le sue forze nella valle della Bekaa, vicino al confine con la Siria, dove il movimento gode di un grande sostegno popolare. Il movimento di resistenza libanese ha rappresentato e rappresenta la linea principale di difesa contro i terroristi che operano nella regione.
I colloqui sono stati avviati grazie all’iniziativa del presidente del parlamento libanese, Nabih Berri, che ha ospitato le due tornate di colloqui nella sua residenza di Beirut.