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Libano: crisi rifiuti, Hezbollah ritira i suoi ministri
L’Ufficio relazioni media del movimento libanese Hezbollah ha rilasciato questo pomeriggio la seguente dichiarazione dopo il ritiro dei suoi ministri avvenuto oggi durante il dibattimento al Consiglio dei ministri, sulla grave crisi dei rifiuti che ha colpito il Paese dei Cedri.
Anche i ministri degli alleati del Movimento patriottico libero di Aoun, il Partito armeno Tashnaq e il partito Marada di Franjieh hanno abbandonato la riunione di Governo.
Hezbollah ritiene che la crisi dei rifiuti è una delle tante sfaccettature della corruzione dilagante che affligge il Libano negli ultimi due decenni. L’emergenza rifiuti indica chiaramente i responsabili di questo disastro (una classe politica corrotta che negli ultimi decenni ha pensato solo a spartirsi le risorse di questo Paese), e le dimensioni delle conseguenze devastanti sull’ambientale e sulla società causate da una politica fondata sul malaffare.
Hezbollah desiderava affrontare questo grave problema in modo positivo e costruttivo, ma purtroppo alla salute e al futuro dei nostri figli e della nostra società hanno prevalso gli sporchi interessi dei soliti e ben conosciuti potentati.
Hezbollah conferma inoltre il diritto per il popolo di protestare pacificamente, e il diritto di opporsi alla corruzione e agli scandali finanziari di questa classe politica.