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Ansarullah: il popolo yemenita non si arrenderà

Il leader del movimento di Resistenza yemenita Ansarullah, Sayyed Abdulmalik al-Houthi, ha rinnovato il rifiuto assoluto del popolo yemenita ad arrendersi, affermando la sua determinazione, allo stesso tempo, ad accettare la pace onorevole nel momento in cui il nemico fermerà la sua aggressione e occupazione.

Sayyed al-Houthi ha sottolineato che tutti gli sforzi per raggiungere la pace sono stati respinti dal nemico saudita nonostante le concessioni fatte dalla delegazione negoziale. “Sedersi e fare nulla mentre il nemico occupa e uccide è sottomissione, umiliazione e tradimento”, ha spiegato. Sulla guerra economica, Sayyed al-Houthi ha sottolineato che “il nemico ha cercato di imporre un blocco economico sul nostro Paese, anche il grano può arrivare solo con procedure lunghe”.

Ansarullah al fianco del popolo yemenita

Il leader di Ansarullah ha sottolineato che “la stretta sul popolo yemenita è stata un corso importante durante la guerra nel nostro Paese”. Sayyed al-Houthi ha ricordato la minaccia dell’ambasciatore statunitense durante le consultazioni in Kuwait e in che modo gli Stati Uniti intendono colpire l’economia dello Yemen. “Un migliaio di banconote yemenite sarà inferiore al valore dell’inchiostro con cui è stato stampato”, ha affermato l’ambasciatore degli Stati Uniti.

Sayyed al-Houthi ha anche sottolineato che la situazione economica di oggi è influenzata dalle politiche economiche sbagliate degli ultimi decenni. Ha aggiunto che la valuta crollata nei governatorati occupati è una prova che dietro la crisi c’è l’aggressione Usa-Arabia Saudita, che ha trasferito la banca centrale, occupato i pozzi petroliferi e impedito il movimento delle merci nei porti e negli aeroporti.

Yemen, sei anni di inferno e terrore

Dal marzo 2015, l’Arabia Saudita e una coalizione di suoi alleati regionali – principalmente Emirati Arabi Uniti e Giordania – hanno avviato una brutale aggressione militare contro lo Yemen con l’obiettivo dichiarato di schiacciare il movimento di Resistenza Houthi Ansarullah, che ha cacciato dal Paese il fedele alleato di Riyadh ed ex presidente Abd Rabbuh Mansur Hadi. Nonostante gli oltre sei anni di massacri e più di 600mila yemeniti tra morti e feriti, la guerra è stata un totale fallimento per l’Arabia Saudita.

di Yahya Sorbello

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