Il Libano intende acquistare armi dalla Russia
di Redazione
Il Libano ha annunciato che intende acquistare armi dalla Russia per usarli contro i gruppi terroristici attivi sul confine siriano.
L’ambasciatore libanese Chawki Bou Nasser ha chiesto a Mosca la fornitura di missili guidati anticarro Kornet, carri armati T-72, sistemi di artiglieria e munizioni. Il Libano, ha spiegato Nasser, ha bisogno di queste armi per combattere i gruppi terroristici, tra cui l’Isil e il Fronte al-Nusra, attivi sul confine tra Siria e Libano. I colloqui con la parte russa sono in fase avanzata. Il Libano spera di ottenere queste armi entro un anno – aggiunge l’ambasciatore – e si augura che Mosca possa dare seguito all’impegno precedente preso con Beirut per la fornitura di 8-9 elicotteri.
In passato, i Paesi occidentali, tra cui gli Stati Uniti e la Francia, oltre che l’Arabia Saudita, sono stati i principali fornitori di armamenti per l’esercito libanese. La tanto discussa e sospetta concessione di armi francesi pagate dai sauditi (tre miliardi di euro) destinati all’esercito libanese, risale al dicembre 2013; ad annunciare il “dono” franco-saudita fu l’ex presidente libanese Michel Suleiman.
Agli inizi del 2016, dopo ripetuti ritardi e rinvii a causa di pressioni politiche, è giunto all’aeroporto internazionale di Beirut il primo carico di armi francesi; a fronte di una concessione di tre miliardi di euro, sono stati consegnati 47 missili anti-carro Milan vecchi e non conformi alle norme, quindi, inutilizzabili. Subito dopo questa consegna, il regime saudita ha sospeso la concessione.
L’esercito libanese si basa oggi sull’aiuto militare degli Stati Uniti (un miliardo di dollari), che tuttavia non soddisfa le esigenze dell’esercito impegnato su più fronti nella lotta contro i gruppi terroristici che minacciano la stabilità e la sicurezza del Paese.