Le “silenziose” guerre americane contro il “terrore”
Non si ferma la guerra fantasma statunitense nello Yemen. Negli ultimi anni gli attacchi portati dai droni americani contro presunti “terroristi”, hanno ormai raggiunto una cadenza quasi giornaliera. L’ultimo attacco risale a pochi giorni fa, quando un drone ha colpito una casa nella zona di Al-Hawa della provincia di Marib, provocando la morte di due persone.
Sempre la scorsa settimana altri due attacchi avvenuti nei pressi della capitale Sanaa contro abitazioni civili, hanno provocato la morte di almeno cinque persone. Questi attacchi indiscriminati vengono sottaciuti dal governo filo-americano yemenita, che evita anche una formale condanna degli attacchi che i droni americani effettuano contro la popolazione dello yemen.
Da diversi anni gli Stati Uniti effettuano numerosi attacchi aerei nello Yemen, che hanno provocato la morte di centinaia di civili. Washington sostiene che i suoi attacchi aerei hanno come bersaglio i cosiddetti “terroristi” e i loro covi, ma a nessuno importa se le vittime sono sempre più spesso inermi civili.
La popolazione yemenita, disperata per le continue uccisioni di civili ha organizzato numerose manifestazioni per condannare la violazione della loro sovranità nazionale da parte degli Stati Uniti e la totale complicità del governo yemenita.
Altra condanna dovrebbe essere rivolta a quella comunità internazionale, sempre più solerte ad avallare e sostenere le “guerre” imposte, ma vergognasamente incapace di condannare inaudite aggressioni contro popoli inermi.