Kurdistan: sventato complotto Pkk per attaccare stranieri
Le autorità della regione curda irachena affermano di aver sventato un piano del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) per attaccare i diplomatici stranieri. L’annuncio arriva a un anno dall’uccisione di un funzionario consolare turco nella capitale curda Erbil, attentato attribuito al Pkk.
In una dichiarazione, la massima agenzia di sicurezza del Governo regionale del Kurdistan (Krg) ha riferito che militanti legati al Pkk avevano pianificato di uccidere i diplomatici a Erbil, ma non ha precisato di quale Paese.
L’annuncio arriva mentre il Pkk è sotto la pesante aggressione militare turca. “Il gruppo è stato osservato e poi intercettato dalle forze di sicurezza in un’operazione durata quattro mesi”, ha aggiunto. Un funzionario di un gruppo politico curdo legato al Pkk ha negato di essere stato coinvolto in eventuali attacchi pianificati.
Nel luglio dello scorso anno, un uomo armato ha sparato a un diplomatico turco uccidendolo in un ristorante di Erbil, poche settimane dopo che la Turchia aveva lanciato un’incursione in Iraq contro il Pkk. I funzionari curdi hanno accusato il Pkk dell’omicidio che, secondo loro, mira a compiere attacchi simili nella regione del Kurdistan.
Il Pkk affronta una delle più feroci campagne militari della Turchia nel territorio iracheno. Baghdad considera l’invasione turca una violazione della sua integrità territoriale.
Il gruppo militante è anche l’obiettivo di un accordo di sicurezza e ricostruzione tra Erbil e Baghdad che mira a espellere tutti gli affiliati del Pkk dalla città di Sinjar al confine siriano.
Il Pkk, indicato come organizzazione terroristica dalla Turchia, dagli Stati Uniti e dall’Unione europea, si ribella al governo turco da più di 30 anni. Il conflitto ha causato la morte di oltre 40mila persone.
di Redazione