Jenin, storica roccaforte della Resistenza
Il campo palestinese di Jenin, nel nord della Cisgiordania, è sempre stato una fortezza della Resistenza e un modello per tutte le giovani generazioni di rivoluzionari che hanno sfidato coraggiosamente l’occupazione sionista.
I residenti di Jenin sono orgogliosi che la loro zona abbia la quota più bassa in termini di numero di aggressioni israeliane. Ciò avviene grazie alla costante attività di Resistenza contro l’occupazione israeliana e la costante violenza dei coloni. Gli instancabili combattenti della Resistenza non indietreggiano di fronte il nemico e i suoi usurpatori sionisti.
Ogni volta che le forze di occupazione cercano di prendere d’assalto il campo e abusare dei suoi residenti, i rivoluzionari le affrontano e con il loro sangue segnano la strada di fronte all’occupante usurpatore.
L’ultimo esempio nobile della Resistenza risale all’alba di lunedì scorso, quando quattro giovani vite si sono sacrificate per contrastare gli attacchi israeliani agli insediamenti, in particolare nella “montagna Abu al-Shawareb”.
L’esperto di affari israeliani, Salah al-Din al-Awadeh, ha affermato sulla sua pagina Facebook: “Dopo la distruzione del campo di Jenin nel 2002, uno dei più importanti analisti sionisti ha parlato del fatto che il campo è diventato una leggenda, che è cosa spaventosa! È vero che ʿIzz al-Dīn al-Qassām è stato ucciso a Jenin nel 1935, ma è diventato una leggenda. I martiri rianimano i popoli, e ritornano sempre.
di Redazione